Il regalo dei cento anni per la pala del Tiepolo

La nonnina , storica bidella della scuola “Pascoli”, ha riunito decine di invitati E durante la festa ha voluto raccogliere fondi per il restauro dell’opera
Di Francesca Segato
Este, 30.10.2012.Imbragatura e spostamento della tela del Tiepolo dal Duomo di S. Tecla per essere restaurato..Nella foto: la tela intelaiata da un'impalcatura e pronta per essere rimossa.ph. Zangirolami
Este, 30.10.2012.Imbragatura e spostamento della tela del Tiepolo dal Duomo di S. Tecla per essere restaurato..Nella foto: la tela intelaiata da un'impalcatura e pronta per essere rimossa.ph. Zangirolami

ESTE. Festeggiare un secolo di vita richiede un regalo speciale. Maria Galante, estense conosciutissima, storica bidella del “Pascoli”, ha scelto di destinare il suo alla parrocchia e alla sua città. Niente pacchetti infiocchettati o fiori, ma una colletta per contribuire al restauro della pala del Tiepolo raffigurante Santa Tecla, nel Duomo atestino. L’arzilla signora ha festeggiato sabato scorso il traguardo dei 100 anni, con una grande festa al “Beatrice”, alla presenza del sindaco Giancarlo Piva, del monsignore del Duomo Franco Rimano e di ben 55 invitati. Nel corso della festa è passata una cassettina tra gli invitati, con la richiesta di fare una donazione per contribuire a restaurare e riportare a Este l’opera realizzata nel 1759 da Giambattista Tiepolo, “Santa Tecla intercede per la liberazione di Este dalla pestilenza del 1630”. La storica pala non si trova più nel Duomo dal dicembre 2012: trasferita per una mostra a villa Manin di Passariano (Udine), è ora oggetto di un restauro approfondito. Ma che avrà un costo notevole, di decine di migliaia di euro. Il Comune ne ha stanziati 10.000 e ha fatto un appello alla generosità dei cittadini.

A Maria, l'idea è nata il giorno di Pasqua: era andata a messa insieme alla cugina Anna, al Duomo, la sua parrocchia da sempre, cui è affezionatissima. «Mi ha chiesto dov’era il quadro di Santa Tecla, le ho risposto: Maria, è a restaurare» racconta la cugina «Siamo uscite e abbiamo visto il manifesto che illustrava il restauro e la somma necessaria». Poco dopo, Maria ha pensato che anche lei voleva fare la sua parte. «Regali per il mio compleanno non ne voglio» ha detto la signora «Avevo già pensato di chiedere, nell’occasione, una donazione, e ho deciso di destinarla al restauro di Santa Tecla». Gli invitati alla sua festa hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa ed è stata raccolta una bella somma. Un ricordo di sé che Maria lascia ad Este, insieme a quelli già seminati nel corso della sua lunga vita: per decenni è stata una delle bidelle comunali, tra gli anni ’60 e ’70 ha visto passare diverse generazioni di estensi al “Pascoli”, allora ospitato nell’attuale museo atestino. In estate, poi, lavorava facendo le pulizie in municipio e anche qui è molto conosciuta e benvoluta. Tuttora è lucidissima e autonoma. «Il mio segreto? Lavorare tanto e sempre» ha assicurato «Tiene impegnati, e fa tanto bene». In occasione della sua festa, ha ricevuto il ringraziamento da parte di don Franco e del sindaco, che le ha donato anche una targa, ricordando il servizio laborioso prestato per tanti anni alla città. «Il suo gesto» ha commentato Piva «è un bel segnale e un esempio virtuoso, un invito a tutti i cittadini a darci da fare insieme per la nostra pala, che è un bene di tutta la città».

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