Il sarto “Filippo Bi” da abiti e camicie alle mascherine

Albignasego
Dagli abiti su misura alle mascherine, sarto artigianale converte il proprio laboratorio per l’emergenza coronavirus. «Ho preso questa decisione ai primi di marzo, di fronte all’emergenza e al bisogno di tante persone, ho pensato fosse la cosa giusta da fare» così racconta Filippo Buso, 30 anni, nativo di Ponte San Nicolò ma residente ad Albignasego, dove lavora nel suo laboratorio sartoriale artigianale “Filippo Bi” con due dipendenti. «Inizialmente le abbiamo donate ai comuni di Albignasego, Ponte San Nicolò, Abano e Casalserugo,e ne abbiamo inviate alla Prefettura e al Comune di Padova, all’aeronautica militare di Treviso e al gruppo Anioc di Verona» racconta Filippo, che ha confezionato a mano insieme ai suoi dipendenti, più di mille mascherine, utilizzando quello stesso cotone che avrebbe impiegato per abiti e camicie. Per non dover chiudere a tempo indeterminato l’attività, il sarto ora ha iniziato anche a venderle: «Non sono quelle chirurgiche, ma possono comunque offrire una protezione per noi e per gli altri; sono lavabili e riutilizzabili oltre ad essere in cotone e quindi al 100% biodegradabili”. L’iniziativa è stata lodata dallo stesso sindaco di Albignasego Filippo Giacinti, che in un’accorata lettera ha voluto esternare la propria riconoscenza e quella dell’intera amministrazione comunale nei confronti di questo grande gesto di umanità e generosità. —
Rashad Jaber
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