Il soprano Zampieri nella “Traviata” dei fischi e dei record

MILANO. È stata una “Traviata” da record quella che sabato sera ha inaugurato la stagione lirica della Scala a Milano: un record di ascolti in televisione con una media di 654 mila spettatori e un record di incassi in sala. Anche grazie ai 2 milioni 482 mila euro entrati nelle casse del teatro (in aumento di circa il 6% rispetto al 2012) il bilancio si chiuderà in pareggio e sarà pagato l’integrativo ai dipendenti. «Tutti gli anni è difficile chiudere in pareggio. Quest’anno lo è stato ancora di più» ammette il vicepresidente del teatro Bruno Ermolli. Se ne parlerà domani in cda mentre ancora tiene banco la polemica sulla regia dell’opera, che il russo Dmitri Tcherniakov ha voluto in chiave assolutamente moderna e quasi dimessa, e che è stata sommersa dai fischi.
Pubblico diviso da subito tra gli intensi applausi per le voci e l’orchestra diretta dal maestro Daniele Gatti, e i fischi che sono piovuti dal loggione soprattutto, ma anche dai palchi, verso la regia.
Il regista dice che Violetta gli ricorda Marilyn Monroe; certamente il pubblico non ha molto apprezzato la sua morte, forse per suicidio - qualcuno dice semplicemente d’amore - nemmeno su un letto ma su una sedia, dopo aver effettivamente preso delle pastiglie miste ad alcol. Ma a suscitare le maggiori perplessità è stato quel tagliuzzare di verdure del secondo atto, con Violetta e Alfredo nella casa di campagna di lei, a vivere come due fin troppo comuni mortali.
A dispetto di tutto, anche di un’impresentabile vestaglia per tacer delle pantofole nell’ultimo atto, è stata comunque proprio Violetta, il soprano tedesco Diana Damrau, sposata, madre di due bambini, 42 anni di cui 30 trascorsi a sognare di essere proprio qui, proprio lei. Ne deriva un comprensibile ottimismo: «Questa produzione è forte, avrà successo internazionale».
La fida Annina, che i costumi hanno trasformato in una sorta di imbonitrice televisiva, è la padovana Mara Zampieri. Formata al Conservatorio Pollini, ha un repertorio di oltre 50 titoli e ha fondato a Padova l’associazione Musicaincanto per la diffusione della musica italiana del ’900, la scoperta e la formazione di nuove giovani voci.
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