Il tesoro di Maniero: ci sono altre ricchezze nascoste

Il dentista pronto a collaborare. Appena arrestato e dopo aver dichiarato che “come sempre è tutta colpa di Maniero”, Di Cicco si è dichiarato pronto a collaborare con la magistratura. Da qui la convinzione degli inquirenti che l’indagine è solo a un primo step. L’avvocato Jacopo Folco Peruzzi di Firenze, difensore di fiducia del cognato di Maniero ha spiegato: «Martedì il mio assistito ha reso dichiarazioni spontanee alla pg. Domani (oggi ndr) è nostra intenzione rispondere e dare tutti i chiarimenti possibili. Non siamo a conoscenza di tutti gli atti. La nostra sarà una difesa molto collaborativa e attiva, chiederemo l’interrogatorio ai pm. Martedì sono stato sette ore con lui. Era molto sereno, cercava di rassicurare i familiari, la sua volontà è quella di collaborare».
Oggi in carcere a Belluno l’interrogatorio per la convalida dell’arresto davanti al gip Alberto Scaramuzza. L’atteggiamento di Di Cicco fa ben sperare gli inquirenti che nella sua abitazione e nello studio hanno sequestrato montagne di documenti. Li ritengono importanti per capire se quanto dichiarato da Maniero, relativamente alla quantità di denaro riciclato, corrisponda al vero o se ha nascosto qualche cosa. Il colonnello Ribaudo ha sottolineato: «Non si fanno sconti a nessuno, tutti sono responsabili di quanto hanno affermato». Il riferimento è all’ex boss che rischia pure di essere indagato per autoriciclaggio. Reato che potrebbe aver commesso dal 1 gennaio del 2015.
Case, quadri, auto, conti correnti. Oltre alle ville, tra cui una al mare per le vacanze, i finanzieri hanno sequestrato pure un cavallo di proprietà della fidanzata del figlio di Di Cicco e di Noretta Maniero. È stato dato in custodia giudiziale al maneggio che lo ospita. Nella villa di Santa Croce sull’Arno, dimora dell’Ottocento, ci sono affreschi e numerosi dipinti. Trovati anche orologi placcati in oro e stereo con impianti di amplificazione da 20 mila euro l’uno. Dalle indagini è emerso che quattro anni fa Di Cicco ha riportato in Italia i conti fino ad allora custoditi in banche svizzere.
Per giustificare il tenore di vita molto elevato, il cognato di Maniero ha gonfiato il suo fatturato. Nelle cassette di sicurezza dell’attuale compagna del dentista sono stati trovati gioielli e monili per diverse decine di miglia di euro e 40 mila in contanti. Altri 50 mila euro sono riconducibili al nipote di Maniero che è anche intestatario della casa delle vacanze a Pietra Santa. Tutti i beni trovati nelle abitazioni non sono ancora stati valutati. Per cui la cifra di 17 milioni di euro sarà aggiornata e superata.
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