Il titolare del “Compro Oro” «Mi sono fidato dell’orefice»

ESTE. Si sente gabbato due volte. La prima per essersi fidato di chi si presentava puntualmente in negozio, la seconda per essere stato denunciato a suo dire ingiustamente. Roberto Ferrari, 57 anni,...

ESTE. Si sente gabbato due volte. La prima per essersi fidato di chi si presentava puntualmente in negozio, la seconda per essere stato denunciato a suo dire ingiustamente. Roberto Ferrari, 57 anni, è responsabile da quasi due anni del “Compro Oro” di via d’Azeglio. Qualche giorno fa è stato denunciato per ricettazione nell’ambito dell’inchiesta che ha investito la MG Gioielli, catena di oreficerie che avrebbe fatto sparire centinaia di migliaia di euro di merce. «Mi hanno accusato di aver fuso l’oro della MG», spiega Ferrari, «quando invece ho fatto tutto in regola. Il titolare della MG di via Matteotti si è presentato almeno due volte alla settimana nel mio negozio. Essendo un orefice del centro, lo davo per affidabile». Ferrari ha sempre registrato negli elenchi, da trasmettere alle autorità competenti, tutte le transazioni di acquisto: «All’orefice facevo poi firmare una dichiarazione di responsabilità sulla provenienza dell’oro, che nel mio caso era sempre “vecchio”, catenine e medagliette da rottamare». Di certo, dice, non i gioielli artigianali che la MG Gioielli avrebbe sottratto a una ditta vicentina e poi rimessi nel mercato, o attraverso la fusione dell’oro o attraverso la modifica dei prodotti. (n.c.)

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