Il tormentone di Michel Telò «Lo so, la canzone non è mia»
SAN PAOLO. Michel Telò, cantante del tormentone di successo «Ai se eu te pego» (Ahi se io ti piglio), attira guai a ripetizione appena rientrato in Brasile dall’Italia: i suoi beni sono stati bloccati dalla magistratura brasiliana per sospetto plagio, sua moglie ha scritto su Facebook che lo lascia per un amante e, dulcis in fundo, è stato fermato ieri mattina dalla polizia stradale carioca, appena atterrato a Rio de Janeiro, per una prova del palloncino: la bella attricetta che era alla guida della sua macchina è risultata ubriaca. Telò ha cercato di nascondersi dalle telecamere che lo hanno colto in flagrante.
Il «Secondo fenomeno» brasiliano, come è soprannominato in patria (Telò dopo Ronaldo), ha reagito con un secco «non ho niente a che vedere con questa storia» a proposito dell’ingiunzione del giudice brasiliano che ha bloccato i suoi beni perché la canzone sarebbe un plagio.
Il 31/enne di origine italiana ha risposto con una nota ufficiale alla decisione di un giudice di Joao Pessoa che dà ragione a tre studentesse che si dicono le vere autrici della balada a dispetto della cantante baiana Sharon Acioly.
«Plagio? Tgcom24: "La canzone non è mia, era già molto famosa. Io l'ho solo reinterpretata con il mio stile. E mi godo questo momento magico. Non ho niente a che vedere con questa storia».
« Sono appena un interprete della musica. Il miei beni non sono stati bloccati e ho tutti i diritti legali di interpretare la musica. I miei rappresentanti non hanno ancora ricevuto alcuna notifica legale sull’argomento. Se esiste qualche problema, deve essere risolto con gli autori della musica e con i loro diritti d’autore. Io adesso mi occupo solo del mio nuovo cd e dvd».
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