Il tumore al seno si può superare anche con i tatuaggi

CITTADELLA. Donne operate al seno, in ospedale a Cittadella arriva il tatuatore che ridisegna e restituisce la bellezza originaria. La nuova pratica - che ha l’obiettivo di fornire un aiuto...

CITTADELLA. Donne operate al seno, in ospedale a Cittadella arriva il tatuatore che ridisegna e restituisce la bellezza originaria. La nuova pratica - che ha l’obiettivo di fornire un aiuto psicologico alle pazienti operate, consentendo loro di ricostruire il più possibile l’immagine del proprio corpo - verrà effettuata nell’Unità di Chirurgia senologica. Sono un centinaio ogni anno gli interventi di ricostruzione mammaria che prevedono quella che tecnicamente viene definita la “dermopigmentazione” del complesso areola-capezzolo. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Centro di Senologia e l’associazione di volontariato “Insieme per mano”, presieduta da Gabriella Conselvan, particolarmente attenta alle esigenze e alle necessità delle donne operate di tumore al seno, che ha reso possibile l’iniziativa grazie al sostegno economico. A seguire gli interventi, con l’équipe dell’unità senologica, sarà un esperto tatuatore e infermiere professionale, con lunga esperienza nell’ambito della chirurgia plastica e ricostruttiva. «L’intento» spiegano i medici, «è quello di offrire alla donna operata di tumore al seno l’opportunità di ritornare alla propria vita sociale e affettiva, chiudendo il difficile percorso di lotta al tumore». Generalmente la mastectomia e l’impianto della protesi consentono il risparmio del capezzolo, «ma ancora accade» sottolinea Domenico Scibetta, commissario dell’Usl 15, «che si renda necessaria, per motivi di sicurezza oncologica, anche l’asportazione del capezzolo e dell’areola: proprio in questi casi subentra la figura del tatuatore estetico come parte integrante del progetto di ricostruzione mammaria». La ricostruzione chirurgica del capezzolo richiede 20 minuti, in anestesia locale e senza ricovero; dopo un paio di mesi, con le ferite rimarginate, si passa alla fase conclusiva del percorso ricostruttivo, con il tatuaggio; in concomitanza, sempre attraverso la tecnica del tatuaggio, viene svolto un attento lavoro di correzione delle cicatrici rimaste dopo l’intervento, riducendo ulteriormente i segni lasciati dalla malattia. (s.b.)

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