Il vicino di casa «Quest’uomo è stato miracolato»

«Quest'uomo è stato miracolato». Esordisce così Carlo Tripepi, medico in pensione, ex anestesista e rianimatore dell'ospedale di Monselice, il primo ad essere intervenuto dopo il lancio nel vuoto...

«Quest'uomo è stato miracolato».

Esordisce così Carlo Tripepi, medico in pensione, ex anestesista e rianimatore dell'ospedale di Monselice, il primo ad essere intervenuto dopo il lancio nel vuoto del suo vicino di casa, in via Stratico. «Quello che è successo ha dell'incredibile. Il filo elettrico ha fatto da elastico attutendo il colpo sull'automobile, dove ha sbattuto con il dorso. Evidentemente non era il suo momento», spiega il medico, che ripercorre gli attimi della drammatica mattinata di ieri. «Stavo lavorando al computer seduto sul mio tavolo, che guarda proprio verso la finestra. Ad un certo punto ho sentito un tonfo e ho visto il lampione e i fili elettrici della strada oscillare. Mi sono alzato e sono andato a vedere cosa fosse successo». La visione che si è presentata davanti agli occhi dell'ex anestesista gli è parsa ai limiti del reale: «Una scena orribile, un colpo al cuore. C'era il mio vicino di casa steso sul parabrezza sfondato di un'auto e il conducentesconvolto, ripeteva come fosse piombato dal cielo». Senza perdere tempo il medico ha prima chiamato il 118 poi è corso fuori casa per prestare i primi soccorsi. «Mi sono avvicinato e ho detto al mio vicino che non si muovesse assolutamente non sapendo il tipo di traumi che poteva avere. Era cosciente, parlava. Gli ho sentito il polso e ho visto che mani e piedi si muovevano e che non aveva perso sensibilità».

Carlo Tripepi non appena si è avvicinato a quell'uomo che giaceva sul cofano ha capito che si trattava del suo vicino. «Lo vedevo ogni giorno portare il figlio a scuola a piedi o in bicicletta. Gli ho chiesto subito dove fosse il piccolo perché in questi casi non si sa mai. Mi ha risposto che era all'asilo e poi è scoppiato a piangere». Intanto in via Stratico sono arrivati i soccorsi. Le sirene delle ambulanze hanno attirato l'attenzione dei residenti della strada che un po' alla volta sono sbucati dalle proprie finestre per cercare di capire cosa fosse accaduto. «All'inizio, quando dall'alto ho visto la polizia che chiudeva la strada, ho pensato a un incidente», racconta scioccata un'inquilina di un condominio della via. «Quando mi hanno detto la realtà dei fatti sono rimasta senza parole. Non è da tanto che questo signore che si è buttato dal terrazzo vive qua con la compagna e il figlio. Da subito mi sono sembrate persone per bene, educate, una brava famiglia».

Alice Ferretti

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