Import illecito di alcol, blitz della Finanza: a Cittadella l’intermediario e una delle basi

Indagine scattata a Caserta. In manette Emanuele Morbiato, 41enne di Piazzola ex gestore di night club. Denunciata la titolare della Berga Trans

CITTADELLA. Erano nullatenenti per il Fisco, ma vivevano in ville e viaggiavano a bordo di suv con targa estera da decine di migliaia di euro, nascondendo a casa cospicue somme in contanti, frutto delle frodi realizzate con la vendita in nero di milioni di litri di alcol. È l’identikit dei capi dell’organizzazione criminale dedita all’importazione illecita di alcol, smantellata dalla Guardia di Finanza di Caserta, che ha eseguito 25 misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Napoli Nord nei confronti dei altrettanti indagati in tutta Italia. Un arresto è stato fatto anche a Piazzola sul Brenta: si tratta di Emanuele Morbiato, 41 anni, che tra il 2005 e il 2007 gestiva il night club Crazy Life a Castello di Godego (Treviso). Denunciata, invece, la titolare della ditta Berga Trans di Cittadella. Mentre a Bassano del Grappa è finito in manette Pietro Morello, 47 anni.  

il sistema Il capo era Francesco Cervino, 46 anni, di Capodrise (Caserta), nella cui abitazione, in due scatole di scarpe, i finanzieri hanno trovato 163 mila euro in contanti. Poi c’era Michele Galotta, 45 anni, di Scisciano (Napoli). Tra i destinatari della misura carceraria anche il gestore di un deposito fiscale di Gussago (Brescia), un funzionario compiacente dell’Agenzia delle Dogane di Trieste, il cinquantenne Daniele Di Blasi, il quale avrebbe attestato falsamente che l’alcol importato da Germania e Bulgaria, dopo aver assolto le pratiche fiscali, prendeva la via di Serbia e Azerbaijan. La realtà era diversa, sostengono gli inquirenti: quell’alcol, soprattutto alcol etilico ma anche vodka, rum e whisky, alla Dogana non ci arrivava proprio, ma restava in parte in Italia, e veniva rivenduto in nero soprattutto all’ingrosso ma anche al dettaglio. Una piccola parte andava anche in Gran Bretagna.

gli affari Cervino e Galotta non sfruttavano solo il gancio all’Agenzia delle Dogane, ma avevano anche altre modalità operative, come l’utilizzo di depositi fiscali in difficoltà economiche sparsi per l’Italia, quattro dei quali, da Roma a Bologna passando per Brescia e Grosseto, sono finiti sotto sequestro. Gli indagati usavano anche i documenti di accompagnamento semplificati, mediante i quali attestavano falsamente di aver assolto l’accisa. I diversi modus operandi hanno permesso ai due capi del gruppo di massimizzare in due anni il guadagno, ben sapendo che prima o poi sarebbe stati scoperti e arrestati.

la genesi Questa indagine nasce infatti da una precedente inchiesta del marzo 2017, che vedeva indagato per gli stessi fatti sempre Cervino. Pur sapendo di essere nel mirino della Procura ha riorganizzato l’attività spostando la sede della propria società fittizia a Caivano. Da qui ha messo in piedi una rete di società cartiere, ovvero fittizie, che dichiaravano di importare l’alcol da altri Paesi Ue, e di esportarlo verso Paesi extra Ue; il prodotto restava però in Italia. I prestanome percepivano uno stipendio mensile di mille euro. Durante le indagini i finanzieri hanno sequestrato 150 mila litri di alcol etilico e superalcolici e sette autoarticolati. Ieri gli investigatori sono andati ad apporre i sigilli a numerose auto di lusso intestate ai due capi.

il ruolo dei padovani Emanuele Morbiato, nato a Cittadella ma residente a Piazzola sul Brenta, finito a processo nel 2007 con le accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e di aver consentito l’allestimento di spettacoli osceni nel suo club in provincia di Treviso, svolgeva in questo caso un ruolo di intermediazione con il dipendente della Dogana di Trieste.

Guai invece per la Berga Trans di Cittadella, che forniva appoggio logistico all’organizzazione. Circostanza provata con il sequestro di 11 mila litri di vodka effettuato nel 2017 a Fontaniva. Secondo quanto emerso non c’erano però contatti tra Morbiato e questa azienda, nonostante la vicinanza geografica. —
 

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