In 26 nella fattoria eco-sostenibile e solidale

Brugine, premio Eco-Courts per la comunità nata in una barchessa ristrutturata di via Arzerini

BRUGINE. Nell’ambito della conferenza finale sugli Eco Courts (Cortili Ecologici), che si è tenuta a Padova l’altro ieri - e alla quale sono intervenuti anche l’assessore all’ambiente Matteo Cavatton, il capo settore Patrizio Mazzetto, Stefania Betti e Daniela Luise - tra i vincitori del concorso, collegato al progetto Eco Courts, c’è anche la cosiddetta Fattoria Solidale, di Brugine. Una storia che è nata e si è sviluppata nel piovese, destinata ad attirare l’attenzione di tutti quelli che rispettano l’ambiente e vivono secondo i principi dell’eco-sostenibilità. In pratica si tratta di una vera e propria comunità, formata da ventisei persone, tra cui quindici bambini, che vivono tutti insieme all’interno di una vecchia barchessa in via Arzerini, ristrutturata in base ai criteri del risparmio energetico, dove, specialmente in estate, mangiano tutti intorno allo stesso tavolo e mettono insieme anche gli stipendi delle cinque famiglie residenti.

I cinque capi famiglia sono Simone Scanferla (professionista), Marco Ventulini (assistente sociale), Martin Dubber, Paolo Guaran e Fabio Buoso . Gli ultimi tre sono educatori nella scuola dell’infanzia. In più c’è anche Gastone Chinello, l’anziano agricoltore che era il proprietario del rustico ristrutturato. Si fa tutto (o quasi) in comune. E poi si riutilizza l’acqua piovana. Ci si riscalda coi pannelli fotovoltaici davanti a stufe a legna e a pellet. Si pratica il compostaggio domestico. Si coltiva l’orto senza pesticidi. Ci si sposta in car pool e, quasi sempre, in bici. «In pratica abbiamo deciso di vivere la vita con un’etica di base diversa da quella tradizionale», sottolinea Cristina Capuzzo, insegnante, una dei venticinque residenti della fattoria solidale. «Ci siamo dati uno stile di vita naturistico ed eco-sostenibile perché ci siamo resi conto che questo tipo di società, così com’è strutturata oggi, non può durare a lungo. E poi credo che sia veramente bello vivere tutti insieme e condividire scelte progettuali ecologiche basate sul rispetto della natura e sul risparmio energetico, finalizzato anche a non causare ulteriore inquinamento sul territorio». Oltre alla Fattoria Solidale, venerdì sono stati premiate la Scuola Musicale Gerswin di Padova, La Magnalonga in Bici di Roma, La Comunità Rovereto Green, la Casa Prefabbricata di Valdossola, La Famiglia di Nunzio Balducci, di Brindisi e la ciclista di Prato, Sara Belandi, che va al lavoro solo pedalando: 19 km all’andata e 19 al ritorno.

Felice Paduano

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