In 500 alla fiaccolata per Ricky: "Stop alla strage di centauri"

Uniti nel dolore: genitori e amici di Riccardo Tiso si ritroveranno a Santa Maria di Non venerdì mattina per le esequie del centauro di 24 anni. Ultima di un lungo elenco di vittime della strada
MALAGOLI RECUPERO FOTO TISO RICCARDO SANTA GIUSTINA IN COLLE
MALAGOLI RECUPERO FOTO TISO RICCARDO SANTA GIUSTINA IN COLLE

CURTAROLO. Si sono ritrovati in cinquecento a Santa Maria di Non da Arsego e San Giorgio delle Pertiche, Curtarolo e Vigonza, Villafranca e Campodarsego.Tantissimi i giovani, amici e compagni di squadra nei club dove Riccardo Tiso ha militato nella sua breve vita.

Tutti uniti dallo stesso lutto per la tragica fine del centauro, vittima della strada a 24 anni, e dalla preghiera per lui e la sua famiglia straziata. Si sono riuniti ieri alle 20 davanti alla chiesa di Santa Maria di Non, la parrocchia dei Tiso; la stessa dove Riccardo riceverà l’estremo saluto dei suoi cari venerdì alle 10. Recitando il rosario, mezz’ora dopo è partita la fiaccolata per commemorare il giovane perito, che si è snodata per le vie del paese fino al Santuario di Tessara, meta della serata di preghiera che ha riunito quanti volevano bene a Riccardo Tiso, prima di ritrovarsi nuovamente in chiesa a Santa Maria di Non venerdì mattina per il funerale.

LE INDAGINI. I carabinieri, per ricostruire la tragedia di via Piovego ad Arsego, hanno acquisito i dischetti delle telecamere di sorveglianza di aziende che si affacciano sulla provinciale. Dalle riprese sperano di avere elementi in più, anche se non sarà cosa facile perché, nel punto dov’è avvenuto il contatto fra gli specchietti della Citröen C4 del ventenne rumeno di Padova e quello della Kawasaki di Riccardo Tiso, l’illuminazione è scarsa. Tant’è vero che per effettuare i rilievi i carabinieri hanno fatto intervenire i vigili del fuoco che, con un potente faro, hanno illuminato l’intera scena.

«Dalle riprese del nostro sistema sembra si veda solo la moto che si schianta sulla ringhiera e l’arrivo dei primi soccorritori, perché poi la telecamera gira», dichiara Franco Sartori, titolare della Olsar di via Piovego, «ma potrebbe anche non essere così. Il filmato io non l’ho visto, perché sono in ferie, però so che è stato portato via dai carabinieri». Secondo l’imprenditore, in posizione più favorevole per quanto riguarda le riprese video, ci sarebbero altre ditte fra cui la “Caramelle Pinguino”, una pasticceria e la Virgis filtri. Non si sa però se anche queste sono state acquisite.

Ieri, intanto, il pubblico ministero Orietta Canova, che coordina le indagini, ha conferito al professor Massimo Montisci l’incarico dell’autopsia. Forse anche per verificare se avergli tolto il casco e averlo mosso mentre era a terra agonizzante possa avere avuto conseguenze infauste per Riccardo. A tentare di prestargli soccorso in questo modo del tutto improprio era stato il ventenne automobilista rumeno, ora indagato per omicidio colposo, in preda al panico. Anche questo dovrebbero aver registrato le telecamere della Olsar.

LA FAMIGLIA. I Tiso hanno incaricato l’avvocato Andrea Ostellari di assisterli. «Abbiamo intenzione di procedere con una perizia dinamico-ricostruttiva per valutare i punti oscuri che ci sono e come tutela per tutti», fa sapere il legale, «per quanto riguarda l’autopsia, che verrà eseguita oggi, non saremo presenti perché riponiamo la massima fiducia nel professor Montisci».

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