In Corso Australia il dono di Natale di Kenny Random alla sua Padova

PADOVA. Un albero di Natale fuori dal comune: manifesto di pace, simbolo di bellezza, inno all'amore. E' il regalo di Kenny Random a Padova per Natale 2019. Il nuovissimo murale dell'artista padovano si trova in Corso Australia, vicino al Gran Teatro Geox e all'ex Macello, proprio alla sede di AltrAgricoltura. Su Instagram, dove nel mondo della street art le opere diventano reali, come una sorta di firma in calce, è comparso con la scritta «Merry Christmas Padova» e l'emoticon di un alberello di Natale.

Il nuovo lavoro canta allegria: l'ombra di una bambina pare stia terminando di completare le decorazioni, per puntale c'è il simbolo della pace che, come un sole, irradia d'oro lo spazio circostante; e poi una colomba (di nuovo simbolo di pace pasquale) che porta nel becco un ramoscello d'ulivo (e tre); più in basso la scritta "welcome" e in basso un cuore rosso con le ali lilla. Alla base dell'albero un mucchio di regali: in ognuno, vien da immaginare, un pensiero gentile e altruista per il mondo, per chi amiamo, per chi soffre, per chi combatte la sua battaglia. Tra le scatole incartate il gattino di Kenny con il musetto in aria, che intenerisce ed emoziona; in mezzo, sembra, un coniglietto sorpreso e un po' impacciato dalle orecchie fluorescenti.
L'albero, il messaggio, il dove Random ha scelto di realizzarlo, tutto grida al Natale del cuore, ai sentimenti belli. La pensano così anche da AltrAgricoltura: «questa è una zona di "frontiera" - dicono - non è la prima volta che Kenny Random la sceglie: anche lo scorso maggio (proprio il primo, nel giorno dei lavoratori) aveva omaggiato l'ex macello di Corso Australia». Non è un caso che il famoso street artist padovano scelga l'ex Macello, né che qui ci sia, da 16 anni, una realtà straordinaria, la sede di AltrAgricoltura: i primi a dar vita ai gap (gruppo acquisto solidale), sempre in prima fila quando si tratta di mettere in pratica l'altruismo. E far del bene a volte premia.
Perché i murales di Kenny Random sono doni. Molti ci vedono un messaggio, in parte politico: che quest'are possa diventare la porta dell'accoglienza della città. Intanto ci godiamo tutti questo gesto di affetto per la dimensione del sociale. Subito dopo che Random ha postato la sua nuova creazione, in una manciata di minuti l'opera ha raggiunto centinaia di commenti. Tutti lusinghieri naturalmente. I "colleghi" si complimentano con fiamme e pugni chiusi che sono gesti di stima; i fan si scatenano nei commenti entusiasti (da «wow! Che bomba!!!» a «ben tornato Kenny Random. Grazie mille e stupendo» fino a «questo spacca di brutto») e nella caccia a trovare il nuovo murales; ma nessuno, proprio nessuno, che sveli dove si trova l'albero: in tanti lo sanno, lo dichiarano, la caccia ha avuto buon esito, ma c'è una forma di rispetto dell'arte di strada in generale, che è di tutti ma sotto un cappello schivo che non si vanta e non è auto-celebrativa e, ancora di più, per una sorta di complicità verso l'autore che non vuole manifestare la sua identità. In città sanno tutti come si chiama, sanno che è nato nel '71 e pure come trovarlo (con tanto di foto) su Facebook, ma continuano a rispettare questo alone di mistero perché Random è molto amato.
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