In Fiera spunta il Palacongressi

PADOVA. Un milione di euro di contratti già firmati per il 2017 e l’obiettivo di raggiungere i 4 milioni di euro a regime con il Centro Congressi in attività. Questi i volumi di fatturato del sistema congressuale in Fiera a Padova per come è stato pensato da Geo, la società che gestisce gli spazi del quartiere fieristico cittadino. «Abbiamo scelto di mettere in campo un progetto industriale che non prescinde affatto dalla vocazione congressuale della città e della sua Fiera» ha spiegato Luca Griggo, Ad di Geo Spa. «Il nuovo Centro Congressi sarà una struttura di assoluto livello e il tessuto economico e scientifico del territorio hanno le potenzialità per garantire all’infrastruttura un successo notevole. E tuttavia senza un avviamento serio rischia di avere bisogno di lunghi anni per andare a regime e noi abbiamo scelto di prenderci per tempo rilanciando il settore. Ora abbiamo già in mano contratti per un milione di euro nel 2017 contro i circa 50mila euro del 2016, ma puntiamo nei prossimi anni a raggiungere i 4 milioni di euro, una cifra che garantirebbe la sostenibilità del Centro Congressi ora in costruzione». Un modello di business che vuole integrarsi fin da subito con la futura opera pubblica, organizzando spazi per tutte le esigenze così di coprire i segmenti di una domanda variegata e dalle esigenze diverse. Ecco allora che il Padiglione 11 della Fiera diventerà fin da subito un vero e proprio Palacongressi mentre la galleria 7-8 diventerà uno spazio d’incontro per quella Cittadella della Formazione che sta prendendo forma grazie agli accordi già siglati con Confindustria Padova. Anche alcune aree del Padiglione 3 e del ristorante Marco Polo saranno dedicate agli incontri B2B e a tipologie di convention più snelle che necessitano di spazi ridotti e costi contenuti. «Si tratta di un progetto strettamente sintonizzato con quello del Campus dell’Innovazione che stiamo realizzando grazie alla collaborazione con Pst Galileo, Unismart e Talent Garden di Padova» continua Griggio. «Enti che saranno ospitati fra la terrazza e il mezzanino del padiglione 7, nel Padiglione 2 e nella piazzetta frontale che da su via Tommaseo ma anche al primo piano del Padiglione 3 dove saranno ospitati i laboratori di coworking e quelli di ricerca delle tre realtà di trasferimento tecnologico e di innovazione. Il sistema fieristico come lo concepiamo noi crea di fatto delle community di settore, gruppi di aziende che hanno interessi comuni, che vogliamo indirizzare alle start up e ai progetti che saranno ospitati in fiera. Gli spazi congressuali aiuteranno a creare occasioni di incontro tra aziende e idee invertendo la dinamica che vuole le start up in cerca di finanziamenti per presentarsi alle imprese clienti. Saranno le stesse imprese a finanziare le idee innovative, individuando nella leva finanziaria uno strumento per lo sviluppo futuro delle aziende innovative. Puntiamo in sostanza a creare un vero e proprio Hub dell’innovazione che abbia spazi per presentarsi nella migliore delle maniere ad un tessuto economico che è ancora molto reattivo».
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