In ricordo di due eroi

A Palazzo di giustizia cerimonia per Falcone e Borsellino
BELLOTTO - RICORDO DI BORSELLINO IN TRIBUNALE
BELLOTTO - RICORDO DI BORSELLINO IN TRIBUNALE

Vent’anni fa, le stragi di Capaci e via D’Amelio. Il 23 maggio e il 19 luglio del 1992. Ieri a Palazzo di Giustizia i magistrati hanno ricordato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Hanno preso la parola per ricordare e commemorare i due magistrati uccisi da Cosa nostra il Gip Mariella Fino, il giudice Ezio Bellavitis e il procuratore capo Mario Milanese. Quest’ultimo ha ricordato quando, alcuni decenni fa ha incontrato in Veneto Giovanni Falcone, arrivato nella nostra regione per un’inchiesta giudiziaria. Seppur in un breve colloquio ne aveva apprezzato le doti investigative. La breve commemorazione si è svolta nell’aula collegiale, al piano terra del tribunale. Prima del “rompete le righe”, tutti i presenti alla cerimonia sono rimasti un minuto in silenzio, per celebrare la memoria di due uomini che hanno pagato con la vita il loro essere servitori integerrimi dello Stato.

Giovanni Falcone, insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro fu fatto saltare in aria quel 23 maggio del 1992 sulla sua auto blindata con 500 chili esplosivo piazzati dalla mafia nello svincolo di Capaci dell’autostrada A29 nelle vicinanze di Palermo. Nemmeno due mesi dopo, il 19 luglio successivo, fu assassinato Paolo Borsellino. Il magistrato fu ucciso, insieme con i cinque agenti della scorta, da un’autobomba in via d’Amelio a Palermo. (c.bel.)

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