In un palio la storia millenaria di Sant’Adamo del Venda
TORREGLIA. La storia è millenaria. L’opera invece è contemporanea. Il santo quasi sconosciuto: Adamo del Venda. Un tessuto in cotone doppio di cento anni fa, dipinto dalle mani artistiche di Angelo...

TORREGLIA. La storia è millenaria. L’opera invece è contemporanea. Il santo quasi sconosciuto: Adamo del Venda. Un tessuto in cotone doppio di cento anni fa, dipinto dalle mani artistiche di Angelo Marcolin di Torreglia che l’ha trasformato in un “gonfalone sacro”, verrà presentato ufficialmente domani alle 17 durante una cerimonia religiosa celebrata nei luoghi storici ritratti nell’opera. Un tentativo di tessere il passato con la contemporaneità, rimembrando la vicenda di Adamo da Torreglia, il primo eremita del Monte Venda. Il nome di Adamo è ancora oggi legato a quanto resta dei «ruderi degli Olivetani», dal nome dell’ultima comunità monastica che vi abitò. Qui però la vita religiosa venne registrata fin dall’anno Mille, il primo dei fondatori noti è Adamo da Torreglia, monaco di Santa Giustina. Lo si descrive come un anacoreta, ritiratosi sul Venda con un “miles”, un soldato laico religiosamente impegnato nell’amore per il Cristo. Adamo fu un pioniere, tant’è che di lui si ricorda la costruzione di una grotta dove poi verrà sepolto seguito poi dal suo accolito. Altri ne perpetuarono la memoria, sviluppando questo luogo di spiritualità. Nel 1881 l’abate Giuseppe Barbieri, in una sua opera, ne rispolverò la memoria e santità. La chiesa patavina ne fa specifica menzione il 5 novembre dei Santi propri della chiesa di Padova: Adamo del Venda è ascritto al primo posto tra i santi della diocesi Di lui però non vi è alcuna immagine. Il pittore locale Angelo Marcolin, cogliendo l’invito del parroco di Torreglia, don Franco Marin, e del cappellano e docente di teologia don Giulio Osto, ha inteso realizzare un “palio” di stoffa dipinta a tempera, riproducendo la figura del santo in forma ascetica, assistito dal Battista e dal suo fidato “miles”, con la grotta del Venda e due simboli locali. Domani alle 17 verrà celebrata una messa solenne nei ruderi del monastero, con la benedizione del pregevole “palio di Sant’Adamo” che verrà poi assegnato alla cripta ancora esistente, dove ogni primo venerdì del mese alle 9.30 si celebra una messa di suffragio. Per salire in auto si deve richiedere il permesso rilasciato un’ora prima nei locali della parrocchia di Castelnuovo di Teolo.
Antonio Gregolin
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