Inaugurata la ciclabile che unisce Vigonza a Noventa e Padova
/ VIGONZA
È stata realizzata dalla Provincia di Padova la pista ciclabile sull’argine destro del fiume Brenta. Collega la porzione sud dei Comuni di Vigonza e Noventa Padovana con la ciclabile esistente sull’argine sinistro nel Comune di Padova e con la provincia di Venezia. Viene anche potenziato il collegamento con l’anello fluviale di Padova nel tratto di pista lungo il Piovego innestandosi nelle circuitazioni di un turismo sulle due ruote molto più ampio. Unico neo gli 83 metri mancanti nel Comune di Padova per raccordarsi al ponte sul Brenta. «L’obiettivo» dichiara Fabio Bui, presidente della Provincia «è quello di collegare e mettere in sicurezza il lato destro del fiume Brenta con altri itinerari, creare dei percorsi sia per esigenze di spostamento a breve raggio ma a scala più ampia. Requisiti fondamentali per il successo di tali connessioni sono la sicurezza e l’accessibilità, ma soprattutto la continuità e la relazione con gli altri itinerari, risolvendo le interruzioni in talune parti del territorio, nel caso specifico le zone residenziali poste a sud del fiume Brenta di Vigonza e Noventa Padovana».
La nuova pista, lunga 4.200 metri, larga 3 e con banchine laterali non inferiori al mezzo metro, corre tutta in sicurezza fuori dal traffico veicolare. La pavimentazione è stata realizzata con trattamento ecologico di impregnazione triplo strato, di impermeabilizzazione e depolverizzazione. Soluzione autorizzata dalla Soprintendenza anche in aree limitrofe vincolate che garantisce una maggiore resistenza all’usura.
Completata anche la segnaletica evidenziando pericoli, divieti, indicazioni su ogni incrocio. Il costo dell’opera è di 370 mila euro. La Provincia ha utilizzato fondi propri da ribassi d’asta della gara con la quale realizzò la ciclabile sull’argine sinistro del Brenta. C’è stato un contributo della Regione; Vigonza e Noventa hanno partecipato proporzionalmente con 80 mila euro e con 40 mila. «L’intento è creare collegamenti che rispondano alla domanda cicloturistica, delle escursioni, delle gite fuori porta, ma anche degli itinerari a media e lunga percorrenza» sottolinea Sabrina Doni, consigliere provinciale delegato in materia. —
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