Incalmo, il ristorante di lusso di Este che regala la notte in hotel a chi cena

L’idea di Carretta e Scacchetti i titolari del locale dell'hotel Beatrice: prezzi dimezzati per i pernottamenti, così si può cenare
I due soci del ristorante “Incalmo”: Ricardo Scacchetti e Michele Carretta
I due soci del ristorante “Incalmo”: Ricardo Scacchetti e Michele Carretta

ESTE. L’idea di “Incalmo” è quella di far vivere un’esperienza al cliente. L’ultimo Dpcm – guardando il mezzo pieno del bicchiere – ha servito l’assist per rendere quest’esperienza ancor più speciale. La vivono così Michele Carretta e Ricardo Scacchetti, 30 e 37 anni, titolari dello storico Hotel Beatrice di Este e da qualche settimana anche del ristorante Incalmo, che trova spazio proprio all’interno dell’albergo.

Il nuovo locale – un ristorante fine dining su cui i due hanno investito davvero molto – ha servito il primo piatto lo scorso 23 settembre, quando ancora si respirava aria di ripresa. La storia recente è nota, a partire dall’obbligo di chiusura delle 18.

Ma ecco l’idea di Incalmo: «I ristoranti devono chiudere alle 18, a meno che non si tratti di un servizio di ristorazione per i clienti di una struttura ricettiva – spiega Carretta – Ne è nata questa iniziativa: trasformiamo i clienti del ristorante in clienti dell’hotel». Grazie tante, spesa doppia per il cliente. E invece no: «Abbiamo deciso di cedere le camere a prezzo estremamente scontato. Copriamo i costi e non abbiamo margini sul pernottamento, puntiamo tutto sul ristorante che vogliamo lanciare e sostenere anche in questo momento difficile», spiega.

E così una camera singola al Beatrice passa da 68 a 30 euro a notte, una doppia da 85 a 50. Uno sconto medio quasi della metà, ancor più importante se si considera che nel pernottamento è inclusa la colazione. «Nella sfortuna, sfruttiamo la fortuna di avere un hotel» continuano i due «Non è un’operazione commerciale: conti alla mano, anche in caso di buona riuscita, il guadagno c’è ma è limitato. Ci piace però pensare di dare un segnale forte e soprattutto di offrire ai nostri futuri clienti l’opportunità di staccare un po’ da queste continue tensioni, sedendosi al nostro tavolo e poi venendo coccolati dalle nostre camere».

La cucina degli chef Francesco Massenz e Leonardo Zanon, 34 e 36 anni, ha già raccolto consensi in questi pochi giorni di vita: «La nostra è una cucina fine dining, con standard molto elevati» continua Carretta «ed è un’esperienza nuova in questo territorio».

Costo medio di un’esperienza ad Incalmo: 85-90 euro. Con garanzie non solo dal punto di vista culinario: a piatti ricercati e vini di qualità si accostano un ambiente raffinato che concilia la natura anni ’60 del locale con i gusti attuali, le mura del castello da ammirare alle vetrate, piena garanzia sul fronte Covid visti i soli 24 tavolini in 220 metri quadri.

Proprio in tempi di Coronavirus, è stato installato anche un impianto per il ricircolo dell’aria da 45 mila euro. «Abbiamo già ricevuto una prenotazione e ora aspettiamo di capire se quest’iniziativa può avere appeal sulla clientela» chiudono i titolari «Non è escluso che la settimana prossima un nuovo Dpcm chiuda tutto, o che la stessa risposta alla proposta sia negativa: non importa, ci sembrava doveroso provarci. Per noi, per i nostri dipendenti, per i clienti che vogliono poter vivere momenti come questi. E per questo nostro piccolo grande sogno, Incalmo, a cui crediamo davvero tanto». —




 

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