Incendio alla Mulata, arrestato un 52enne di Padova

PADOVA. La polizia ha chiuso l'inchiesta sull'incendio che ha devastato il ristorante brasiliano La Mulata, nella notte tra il 24 e il 25 maggio scorso. In manette è finito Fabio Tosato, padovano, 52 anni. E' stato arrestato con l'accusa di tentata estorsione aggravata, perché avrebbe preteso altri soldi dal titolare della Mulata, per il quale aveva fatto da mediatore per l'apertura del locale a Padova. Una consulenza per la quale era già stato retribuito, all'epoca, con la somma di 1.800 euro. Ma, a quanto pare, non gli sarebbe bastato. Agli inquirenti non risultano ancora provati, invece, i legami fra l'indagato e il rogo della Mulata.
Fabio Tosato, classe '63, tifosissimo del Padova, abita in via Paisiello 6, all'Arcella. Nel 2011 si trovava in Romagna dove l'imprenditore titolare della Mulata ha tre ristoranti praticamente identici. Tosato all'epoca avrebbe avvicinato il ristoratore e gli avrebbe detto che quel format di locale a Padova avrebbe avuto successo. Quindi si era proposto per trovare un luogo in cui aprire un locale identico. Così è nata La Mulata di Tencarola. E per questa consulenza Tosatto ha avuto un compenso di 1.800 euro pagato in due tranche.
Verso metà aprile però l'uomo si è fatto vivo di nuovo nel locale e pretendeva ancora soldi. Non solo: il giorno prima dell'incendio la sua richiesta è stata quella di essere nominato socio della società al 20%.
Nel telefonino dell'imprenditore sarebbero rimaste tracce di tutte le minacce. Pare che Tosato asserisse di essere in contatto con ex esponenti della mala del Brenta. È stato quindi arrestato con l'accusa di tentata estorsione aggravata.
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