Incendio in un capannone a Villafranca, vigili del fuoco al lavoro per ore

La nuvola di fumo visibile per chilometri, ma non ha minacciato i centri abitati. Il sindaco di Limena: «Chiudete le finestre». Chiuso il tratto di autostrada tra Grisignano e Padova Ovest durante la notte: riaperto con code alle 11 di sabato mattina

Edoardo Fioretto
Il capannone completamente distrutto dalle fiamme
Il capannone completamente distrutto dalle fiamme

Un vorace incendio si è sviluppato ieri sera, intorno alle 21, in un capannone della zona industriale di Taggì di Sotto, a Villafranca Padovana. Le fiamme in poco tempo hanno divorato l’edificio situato in via Pontealto, proprio sul limitare dell’autostrada A4.

A causa del denso fumo è stato chiuso il tratto tra Grisignano e Padova Ovest, riaperto poi alle 11 di sabato mattina. Coinvolti dalle fiamme anche alcuni cavi di media tensione.

Al lavoro le squadre di Padova, Abano Terme, i volontari di Borgoricco (Padova), l'autobotte di Rovigo, una da Treviso, una da Venezia e il furgone Nucleare Biologico Chimico Radiologico (Nbcr). Sul posto anche il funzionario di guardia.

La nuvola di fumo nero è stata visibile da chilometri di distanza, mentre l’odore acre ha impregnato l’aria del Comune della cinta. Sul posto diverse unità dei Vigili del fuoco del Comando di Padova, arrivare con tutti i mezzi disponibili. L’intervento per spegnere le fiamme è durato fino a notte inoltrata. Non risultano, almeno dalle informazioni disponibili all’inizio dell’intervento, vittime o feriti.

 

Incendio nel padovano, la colonna di fumo visibile a chilometri di distanza

 

A prendere fuoco, secondo quanto è stato possibile ricostruire dalle immagini, sarebbe un edificio attiguo a un capannone di una dismessa impresa di produzione di collettori solari. Dalle prime informazioni sembra che l’area adiacente alle strutture (il capannone più il magazzino) fosse da tempo utilizzata come deposito di materiale inutilizzato.

Tra questi, negli spazi erano presenti anche alcuni veicoli che, raggiunti dalle fiamme, potrebbero avere alimentato l’incendio. Proprio perché utilizzato come discarica, non è da escludersi che a prendere fuoco possa essere stato del materiale custodito in modo incauto. La presenza dei veicoli, di carburante e altri materiali di scarto potrebbe avere agito da accelerante o addirittura essere stata la causa del rogo.

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Non si può escludere, almeno per ora, che si possa essere trattato di un atto doloso.Già in passato l’area era stata protagonista di altri roghi.

Sul posto anche i paramedici del Suem 118 in via precauzionale, sebbene non risultino feriti. Il sindaco di Limena, Stefano Tonazzo, ha rassicurato che i venti non starebbero portando il fumo verso centri abitati. Ciò nonostante ha consigliato ai concittadini di chiudere le finestre.

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