Incontro da brividi in strada a Teolo AltoTrovato un boa lungo oltre due metri / VIDEO
Catturato per strada da una volontaria della Protezione civile, che l'ha visto per prima, e due tecnici Arpav, è stato poi portato via da Daniele De Rosa, presidente dell'Apae di Padova, associazione di appassionati di rettili

Daniele De Rosa con il boa trovato in strada a Teolo
TEOLO. Un grosso serpente, una femmina di Boa Constrictor Imperator di circa 12 anni, lungo 2,20 metri, del peso di 15 chili e grosso quanto un bottiglione di vino, ha creato momenti di panico ieri mattina poco lontano dal centro abitato di Teolo Alto. Il rettile, probabilmente liberato da qualcuno che vista la taglia non riusciva più a gestirlo, stazionava sul ciglio destro della provinciale che porta a Castelnuovo. Ad accorgersi del serpente sotto la mura del parcheggio dell'hotel Rocca Pendice è stata una donna del posto, Daniela Lunardi, che verso le 7.30 andava in auto a Zovon ad annaffiare l'orto. La signora, che fa parte del locale gruppo di Protezione civile, non ha esitato a bloccare la macchina al centro strada con le quattro frecce per fare da scudo al rettile che lentamente si avviava ad attraversare la provinciale.
«Non mi sono affatto spaventata perché amo i serpenti - afferma la donna - Certo, vederne uno di quelle dimensioni in centro a Teolo mi ha fatto un certo effetto, non me ne dimenticherò facilmente. Ho bloccato l'auto per evitare che venisse schiacciato dai mezzi di passaggio. Ad aiutarmi dopo poco sono arrivati i tecnici del Centro meteo diretti in ufficio. Abbiamo atteso che l'animale attraversasse prima di bloccarlo sull'erba dell'aiuola sul lato opposto».
La signora Lunardi e i due funzionati dell'Arpav, Alcide Meneghini e Roberto Gardellin, hanno cercato di gestire la situazione con sangue freddo nonostante le grida dei passanti nel vedere quel bestione arrotolato su stesso ai bordi della carreggiata. «Stavamo tornando dalla solita visita mattutina al cimitero, siamo rientrate in casa col cuore in gola», raccontano due anziane del paese. Un ciclista più coraggioso si è avvicinato per prenderlo per la coda ma quando si è accorto che l'animale si era innervosito è risalito in sella e se n'è andato. In attesa della Polizia provinciale e dell'erpetologo, il boa è stato «fatto accomodare» in uno scatolone per evitare che prendesse la via del bosco, dove non sarebbe stato più possibile catturarlo. «La strada l'ha attraversata lentamente, ma quand'è arrivato sull'erba ha decisamente cambiato marcia - racconta la signora Lunardi - Bravi i giovani del Centro meteo a bloccarlo con dei legni. Se è stato liberato da qualcuno, suppongo lo abbia fatto pochi minuti prima. Da quel posto ero passata a piedi dal ritorno della passeggiata quotidiana col mio cane Laki alle 7.20 e il serpente non c'era».
A recuperare il boa è stato Daniele De Rosa, presidente dell'Apape di Padova, un'associazione di volontari che si occupa di rettili. Il serpente si trova ora al sicuro, a casa di Riccardo Ghidotti, un socio del sodalizio espertissimo di rettili. Se fosse riuscito a scappare sarebbe sicuramente morto con le prime gelate. Il boa constrictor non sopravvive a temperature inferiori ai -5. Una femmina di quelle dimensioni, secondo gli esperti, riesce a inghiottire un coniglio di 4 chili e un cane di piccola taglia. Se disturbato può attaccare l'uomo con i suoi denti aguzzi. Anche se viene dipinto come un animale mansueto, è meglio evitarlo.
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