Incubo aumento delle tasse per 27.203 studenti universitari

La Spending review del governo Monti impone l’aumento delle tasse universitarie per tutti gli studenti. A Padova la stangata potrebbe riguardare 27.203 studenti. La nuova norma prevede la retta universitaria bloccata fino al 2016 per gli studenti in corso con un reddito familiare Isee sotto i 40.000 euro. Per gli altri, a partire dal 2013-2014, l'incremento della contribuzione non può essere superiore all'indice Istat dei prezzi ma vale anche per gli studenti iscritti entro la durata dei rispettivi corsi di studio di primo e secondo livello. Per gli studenti fuoricorso l’aumento sarà del 25% per i redditi fino a 90 mila euro lordi all'anno, del 50% per i redditi fino a 150 mila euro e del 100% per chi ha un reddito familiare che supera i 150mila euro.
IL BO RESISTE. A Padova «non aumenteremo le tasse», ripete il prorettore Guido Scutari, (nella foto) «sulla stampa sto leggendo molte inesattezze: nessuno raddoppia le tasse per i fuori corso. Anzi, non condividiamo affatto che il numero degli studenti fuoricorso diventi un parametro di giudizio dell’Ateneo (più ritardatari meno prestigio all’Università e, quindi, meno soldi), come se fosse colpa dell’Università. E’ un’idea concettualmente sbagliata». Per il Bo il meccanismo non cambia: non ci sono fasce di contribuzione, ma una tassazione proporzionata al reddito della famiglia. Il calcolo è effettuato elettronicamente sulla base dell’Isee e conta la retta universitaria al centesimo. Questo significa che ogni iscritto ha un conteggio personalizzato. Gli studenti con Isee fino a 23 mila euro sono 21.682; quelli tra i 23 mila e i 50 mila euro sono 14.269 e quelli che superano i 50 mila sono 27.203. Non è possibile ad oggi conoscere gli scaglioni di quest’ultimo gruppo perché fino ad oggi lo studente non aveva nessun interesse a presentare la sua situazione economica, visto che l’Isee serve esclusivamente per ricevere dei vantaggi.
CAMBIO DI REGOLE. Dunque la Spending review imporrà un ulteriore monitoraggio all’Università. Alla luce di questi ultimi dati va precisato che tutti gli studenti pagano una prima rata di iscrizione di 580 euro. La quale comprende: la tassa d’iscrizione (218,88 euro, che diventa 216,88 per gli studenti già iscritti all’Università patavina); l’assicurazione (8,50 euro); il bollo (14,62 euro) e la tassa regionale per il diritto allo studio (140 euro). Seconda e terza rata sono determinate dalle singole facoltà: per gli studenti in corso che hanno un Isee fino a 23 mila euro seconda e terza rata si aggira tra i 208,48 euro e i 581,44 euro per le Facoltà Umanistiche; tra i 302,30 e i 675,25 euro per le Facoltà Scientifiche e tra i 411,74 e i 784,70 per Medicina, Veterinaria e Scienze Geologiche. Mentre per gli studenti con un Isee tra i 23 mila euro e i 50 mila euro, seconda e terza rata costano tra i 581,44 euro e i 2.002 euro per le Facoltà Umanistiche; 675,25 e 2095 per le Facoltà Scientifiche e tra 784,70 e 2.205 per Medicina, Veterinaria e Scienze Geologiche. Ci sono i figli delle famiglie più benestanti che superano i 50 mila euro di Isee: per la seconda e la terza rata pagano intorno ai 2.002 per le Facoltà Umanistiche; 2.095 per le Facoltà Scientifiche e 2.205 per Medicina, Veterinaria e Scienze Geologiche.
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