Indagine sui secondi lavori dei comunali

Finanzieri di nuovo in municipio a Monselice, stavolta alla ricerca di incartamenti sul personale
Belluco..Il Municipio di Monselice
Belluco..Il Municipio di Monselice

MONSELICE. Nuovo blitz dei finanzieri negli uffici di Palazzo Tortorini. Dopo l'avviso di garanzia al dirigente Mario Raniolo, per la casa abusiva di via del Porto, stavolta nel mirino delle Fiamme gialle sarebbero finiti gli incarichi extracomunali di alcuni dirigenti e dipendenti del Comune. Ieri mattina e l’altro ieri i finanzieri hanno bussato nuovamente a Palazzo Tortorini. Stavolta però si sono diretti all’ufficio Personale. Dove avrebbero acquisito del materiale relativo agli incarichi lavorativi svolti fuori dal Comune, da parte di alcuni dirigenti e qualche dipendente. In sostanza quei “secondi lavori” che alcuni dipendenti comunali svolgono, ma che devono essere sempre autorizzati, come prevede la normativa. Si tratterebbe di incarichi esterni per altri Comuni, per altri enti pubblici o per privati. Con questa indagine si aprirebbe quindi un nuovo filone, dopo quello venuto allo scoperto pochi giorni fa e che riguarda la casa di via del Porto 2. Lo scorso 26 giugno infatti gli uomini della guardia di finanza hanno consegnato un avviso di garanzia all’ingegner Mario Raniolo, dirigente dell’Area tecnica, oltre a sequestrare la pratica e accedere al materiale presente nei computer. Il caso riguarda l’abuso edilizio per la costruzione in fascia di rispetto fluviale di una parte dell’edificio. A sua volta posto sotto sequestro. Su questo filone va avanti l’indagine, svolta dalla finanza atestina per conto della Procura della Repubblica di Padova e coordinata dal pm Sergio Dini. Oltre a vagliare la posizione dell’ingegner Raniolo, gli inquirenti starebbero passando al setaccio l’operato del Genio civile di Padova. Ovvero l’ente a cui doveva essere chiesto il parere per la costruzione a ridosso del canale Bisatto. Un parere che mancava nella pratica presentata dal progettista, e della cui mancanza non si sono accorti il tecnico istruttore (la dipendente comunale Carla Persegato) né il dirigente che ha firmato il permesso di costruire, Raniolo. Quando è emerso il problema, si è cercato di sanare la situazione con il Genio civile: ma se prima l’orientamento del Genio, guidato allora dall’ingegner Gianni Carlo Silvestrin, pareva favorevole, non se n’è più fatto nulla quando gli è subentrato l’ingegner Tiziano Pinato. E quindi il Comune ha dovuto ritirare in autotutela il permesso di costruire, facendo diventare abusiva la casa. (f.se.)

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