Integrativo ai comunali guerra tra il sindaco e l’ex
BOVOLENTA. «I bilanci sono sempre stati in ordine e nessuno ha rubato alcunché. Se la sindaco Pittarello pensa di affrontare la questione del fondo di produttività dei dipendenti gettando fango su...
BOVOLENTA. «I bilanci sono sempre stati in ordine e nessuno ha rubato alcunché. Se la sindaco Pittarello pensa di affrontare la questione del fondo di produttività dei dipendenti gettando fango su chi l’ha preceduta si prenderà le sue responsabilità. Stiamo valutando azioni legali per difenderci dalle accuse ingiuste». L’ex sindaco Vittorio Meneghello, chiamato in causa con altri ex amministratori dall’attuale primo cittadino sul caso dei 156 mila euro che i dipendenti comunali avrebbero ricevuto in più per irregolarità sui calcoli del fondo di produttività, respinge ogni accusa e annuncia battaglia, anche sul fronte legale. Tutto è partito dalla decisione dell’attuale sindaco Anna Pittarello di rivalersi su tutti i dipendenti comunali e sugli ex amministratori dopo aver commissionato ad una società di revisione esterna il controllo sui conteggi del fondo istituito per i dipendenti. Pittarello ha inviato una raccomandata per interrompere la prescrizione di un’eventuale azione di responsabilità sui 165 mila euro che sarebbero stati indebitamenti corrisposti dal 2010 al 2013. «Fino al 2015 non c’è mai stato alcun rilievo sui nostri bilanci da parte della Corte dei Conti né dagli altri organi di controllo» ricorda l’ex sindaco Meneghello «non c’è un centesimo di debito fuori bilancio né ci sono altre operazioni “nascoste”. L’unica eccezione è stata il pagamento degli straordinari ai dipendenti per l’alluvione del 2010. Stiamo parlando di persone che sono state in servizio giorno e notte durante la lunga emergenza. Tutti gli anni abbiamo inviato la relazione, peraltro obbligatoria, alla Corte dei Conti e non ci è mai stato contestato alcunché». Meneghello ricorda che il fondo di produttività risale al 2003 e che in seguito, sulla quella piattaforma, vi sono state delle progressioni annue, avvallate dal segretario comunale, dalla ragioneria e dai revisori dei conti. «Noi amministratori diamo l’indirizzo politico» aggiunge l’ex sindaco «e non abbiamo certo voce in capitolo su questi aspetti tecnici. E comunque nessuno, dico nessuno, era autorizzato a trasgredire la legge. In ogni caso, se anche ci dovessero essere degli errori aritmetici, ancora da chiarire, i dirigenti comunali sono assicurati. E comunque io avrei agito diversamente, coinvolgendo da subito la Corte dei Conti e non certo umiliando e sbeffeggiando i dipendenti in questo modo».
Nicola Stievano
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