Invasione-sushi, nuovo locale all’ex Giraudo

PADOVA. Sta per aprire un nuovo ristorante cinese. Questa volta l’ennesimo locale di sushi e sashimi va ad occupare gli spazi dello storico negozio di abbigliamento maschile Giraudo. Si trova in via Martiri della Libertà, aperto 40 anni fa da Alberto Giraudo.
D’altronde sono anni che il centro della città ha cambiato pelle. Con l’apertura del nuovo sushi i ristoranti cinesi, in città, superano quota 20. Tra gli altri ricordiamo Shangai, Primavera, San Fermo, Masa, i-Masa (ex Gigi bar), Galleria N5 in dei Signori, la Nuova Cova, Sushi Kai in Riviera Ponti Romani, i due Mode Sushi all’Arcella e a Ponte di Brenta, l’ex trattoria Al Dazio, l’ex Viale 17 vicino al santuario di Sant’Antonino, Grande Shangai, Zushi in via Tommaseo.

In pratica un’invasione di locali con le lanterne rosse, che sta provocando la reazione dei ristoratori italiani. «Sono anni che mi chiedo come fanno i cinesi a tenere aperti così tanti ristoranti dove, a mezzogiorno, si mangia con soli 10 euro e che restano aperti anche quando sono frequentati solo da pochi intimi» osserva Modesto Cretella, gestore assieme ai fratelli delle pizzerie Pago-Pago e La Pavana. «Tutti sanno le reali ragioni di un numero così elevato di locali orientali, ma nessuno osa dire la verità».
In via Martiri della Libertà, angolo piazza Insurrezione, il nuovo sushi cinese non è la sola novità nel settore delle nuove aperture. Negli spazi dove sino a due anni fa c’era la libreria Ibs (oggi in via Altinate), in agosto è prevista l’apertura di una banca. È la FriulAdria Credit Agricole che, attualmente, si trova tra riviera Mugnai e piazzetta Sartori. I muri sono dell’immobiliare Champions Re, la società guidata dal finanziere padovano Fabio Parancola, la stessa che sette anni fa ha comprato dall’Inps il palazzo intero di Piazza Insurrezione. È la società che tra i soci amministratori annoverava anche Giovinco e Iaquinta, ex calciatori della Juventus.
L’impresa edile che sta eseguendo i lavori è la Franco Pajaro, il cui cantiere è stato installato sul lato ovest di Piazza Insurrezione.
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