Inventarsi un lavoro: «Così ho trasformato la mia biblioteca in un social network»

Una piattaforma on line per catalogare e scambiare i libri. Si chiama Fred ed è stata inventata da Giacomo Sbalchiero

PADOVA. Il libro ai tempi dei social network diventa non solo strumento di lettura, ma mezzo attraverso il quale conoscere persone nuove, accendere discussioni, stimolare scambi immateriali. Sono questi i concetti base su cui si fonda il social network Fred (libera crasi di free reading, www.superfred.it), una nuova piattaforma interamente dedicata ai libri. E alle persone che ci girano intorno. L’idea è tutta padovana ed è di Giacomo Sbalchiero, 35 anni, una laurea in giurisprudenza e tanta creatività. Anche perché il lavoro, se non c’è, bisogna inventarselo.

«Tutto nasce intorno al 2000: ero studente universitario e ho avuto l’occasione di acquistare, ad un’asta, una collezione di circa 2.500 volumi» racconta Giacomo. «Sapevo di avere una responsabilità: far rivivere quei libri. Perché sapevo che non sarei mai riuscito a leggerli tutti. E un libro schiacciato da mille altri nei miei scaffali rischia di essere dimenticato». E così, sull’onda dell’entusiasmo, il giovane padovano comincia a guardarsi intorno e a cercare un software per catalogare il suo “tesoro”. Con uno scopo preciso: darlo poi in prestito ad amici e persone interessate. Ma niente da fare, troppo complicato. «Dopo una settimana ho gettato la spugna».

L’idea però gli è rimasta in testa e dopo anni, grazie a un gruppo di amici programmatori informatici noti come “Code Rockers”, ecco pronta questa nuova piattaforma. «È un database gratuito per gli utenti, che consente di mettere in linea la propria biblioteca e di condividerla: scrivendo recensioni, commenti e, soprattutto, mettendola a disposizione per lo scambio o il regalo». Sulla falsa riga di Anobii, il social network dedicato ai libri più usato nel mondo: nato nel 2006, ora è arrivato a classificare circa 40 milioni di volumi. «Il valore aggiunto di Fred è che indicizza i libri in base al luogo dove vivono gli utenti, in modo da essere più comodo e vicino per un eventuale scambio». Non solo web quindi, ma anche, e soprattutto, relazioni umane. «In questo senso l’intento è filantropico. Infatti il pay off di Fred è proprio i libri e le persone che ci stanno intorno».

Per il lancio di Fred, Giacomo sta preparando una sortita al Salone del Libro di Torino, che si svolgerà dall’8 al 12 maggio. «Mi piacerebbe arrivarci in bicicletta, per me il mezzo di trasporto per antonomasia, e fare delle tappe di marketing territoriale lungo il percorso». Il messaggio da portare in questo viaggio è importante: «La lettura non deve essere legata al potere d’acquisto del singolo. E tenere i libri in casa come oggetti d’arredamento, senza leggerli, equivale a bruciarli. Per questo la nostra piattaforma invita allo scambio: non tenete i libri negli scaffali, dateli ad altri che li stanno cercando». Un’idea che potrebbe avere anche dei risvolti commerciali, coinvolgendo locali, bar, ristoranti che fungano da punti di incontro per lo scambio libri o che ospitino essi stessi delle piccole biblioteche.

 

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