Investita in bicicletta dal parroco, muore dopo sei ore di agonia

Stava pedalando verso casa quando è caduta proprio mentre attraversava la strada: l’auto del sacerdote non ha potuto evitarla e l’ha travolta

PONSO. Mirella Rinaldo non ce l’ha fatta. Dopo appena sei ore di agonia si è arresa l’anziana rimasta vittima dell’incidente avvenuto mercoledì pomeriggio lungo la provinciale 91 “Moceniga”.

La donna, 72 anni, è stata travolta dalla Renault Clio di Ottavio De Stefani, 47 anni, parroco di Castebaldo. Era in sella alla propria bicicletta. L’incidente è accaduto alle 16.30.

L’anziana stava pedalando verso casa dal centro di Ponso, sulla pista ciclopedonale che si conclude davanti alla Ciesazza, in via Morosina, dove la donna abita. Nell’uscire dalla pista e nell’attraversare la strada per raggiungere casa, la Rinaldo ha perso il controllo della bicicletta, sbilanciandosi verso il cuore della carreggiata e venendo investita dalla Clio del sacerdote, che viaggiava in direzione di Piacenza d’Adige. La ruota posteriore della bici è stata colpita dalla parte anteriore destra dell’auto, facendo volare la donna a terra. Trasportata d’urgenza all’ospedale di Padova con l’elisoccorso, la settantaduenne è morta nella tarda serata di mercoledì per i pesanti traumi riportati.

I carabinieri di Ponso hanno sequestrato sia la Clio che la bici, custoditi ora dalla Visentin Car Racing di Megliadino San Vitale. Mirella Rinaldo viveva al civico 3 di via Morosina, nello stesso complesso in cui vive il figlio Nicola, titolare di una ditta di termoidraulica. Conosciuta da tutti come “la Fitualeta” (nomignolo che le deriva dal vecchio soprannome del marito), la donna da più di trent’anni era vedova di Ignazio Guariso, terzista di mezzi agricoli molto conosciuto e stimato in paese. Lascia anche la figlia Roberta, la nuora Raffaella e il genero Roberto, oltre ai nipoti Mario, Silvio, Nicolò e Stefano.

«Ha speso una vita per la famiglia» raccontano i parenti «sin da quando il marito è morto e ha dovuto prendersi sulle spalle i figli. Ha sempre lavorato sui campi e in casa. Era una donna sempre attiva e molto devota, tanto che partecipava ogni domenica alla messa e in queste serate anche al rosario mariano».

Non ha voluto commentare l’accaduto don Ottavio De Stefani, che ha chiesto riservatezza in questa situazione delicata. Il funerale dell’anziana non è ancora stato fissato: la Procura ha disposto l’autopsia sul corpo della donna, facendo slittare le esequie (seguite dalla San Paolo di Ospedaletto) forse alla settimana prossima.

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