Invita a casa lo studente e tenta di baciarlo, prof sotto accusa

Indagine finita, accusa di violenza sessuale nei confronti dell’insegnante dell’istituto alberghiero “Pietro d’Abano”
L'istituto alberghiero "Pietro d'Abano"
L'istituto alberghiero "Pietro d'Abano"

ABANO TERME. Tentata violenza sessuale continuata e aggravata dal suo ruolo di insegnante: il reato, pesantissimo, è contestato a un docente di cucina dell’Istituto alberghiero “Pietro d’Abano” nei confronti di uno studente 19enne della sua classe (all’epoca dei fatti). Uno studente che il professor A.M. aveva denunciato con l’accusa di avergli dato uno spintone dopo essere stato spedito fuori dall’aula per “cattivo” comportamento. Il pm Roberto D’Angelo ha chiuso l’indagine e si prepara a sollecitare il processo a carico del professore che, nel frattempo, è stato sospeso.

I fatti risalgono al gennaio 2017. Qualche mese più tardi il ragazzo si era sfogato con il Mattino perché la scuola non aveva ancora adottato alcun provvedimento: «A novembre sono stato sospeso con obbligo di frequenza. Il professore voleva cambiarmi di posto senza un valido motivo. Me la sono presa, ho voluto uscire dalla classe. Lui si è messo davanti alla porta. Dice che per uscire l'ho spinto, ma non è vero». Nei suoi confronti era fioccata una querela da parte del professor A.M. e il giovane era stato indagato. Poco dopo il docente aveva avvicinato l’alunno con degli sms proponendo di ritirare la denuncia e di tornare amici.

«Pensavo fossero un tentativo di riappacificazione» aveva commentato il ragazzo. Ma il tenore di quei messaggi appariva ambiguo. «Se non rispondevo subito, mi sollecitava. Mi scriveva il buongiorno, la buonanotte, mi diceva "voglio più bene a te io, di quanto tu ne voglia a te stesso"». Un giorno l’invito a bere un caffè: «Mi ha aspettato dietro scuola e con la sua macchina abbiamo raggiunto un bar. Nel percorso mi toccava le ginocchia ma credevo fosse un gesto di incoraggiamento». Ed ecco la proposta di aiutarlo nel percorso didattico con l’invito a casa sua.

Lui accetta controvoglia: «Mi vergognavo quasi a fare certi pensieri. Tuttavia pensavo che magari avevo interpretato male. Poi ci tenevo ad avere un buon rapporto... Mi faceva lezione e mi aveva detto che avrebbe ritirato la denuncia». Per un paio di volte il professor A.M. lo accoglie per le ripetizioni sempre da solo (la moglie è fuori). Al terzo appuntamento il docente diventa insidioso, allungando le mani. Nel successivo incontro ogni dubbio sparisce: d’improvviso tenta di baciare sulla bocca l’alunno e di toccargli le parti intime. Pronta la reazione e la fuga. Solo a maggio è scattata la sospensione per A.M.: per mesi, quasi ogni giorno, il ragazzo ha dovuto affrontare in classe quel docente come se nulla fosse.

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