«Io, colpito a sorpresa Insultato e minacciato»

Le prime parole di Alessio Tarani al medico del Sant’Antonio Baldo Licata Ha passato la notte sotto osservazione. Lo sconcerto degli organizzatori

«Mi hanno aggredito a sorpresa, non ho avuto il tempo di reagire, di capire cosa stava accadendo»: Alessio Tarani, responsabile di Casa Pound Padova è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio sotto choc. Ha affidato il racconto dell’aggressione degli attivisti del Pedro al centro culturale San Gaetano al medico anestesista Baldo Licata che, appena saputo dell’accaduto, ha voluto sincerarsi delle sue condizioni. Tarani è stato colpito alla testa e alle gambe: la parte più dolorante è il ginocchio reduce da pochi giorni da una operazione. Ma i “pedrini” lo hanno anche “sanzionato” coprendolo di vernice spray. Si temeva che fosse stato danneggiato il timpano ma dalla tac a cui è stato sottoposto pare non ci siano lesioni. Tarani ha passato la notte in osservazione e stamattina dovrebbe essere dimesso.

Tante le attestazioni di solidarietà verso il referente di Casa Pound: «Abbiamo sempre organizzato eventi e dibattiti per favorire il dialogo e il confronto fra chi appartiene a realtà politiche e sociali differenti» l’intervento dell’Associazione Culturale Identità, «convinti che solo così si possano superare le divisioni ideologiche. Manifestiamo tutta la nostra solidarietà ai ragazzi di Casa Pound e condanniamo nettamente gli atti di violenza». Duri anche i toni degli assessori provinciali Mauro Fecchio e Enrico Pavanetto che alla mostra avevano dato il patrocinio: «Non si riesce a garantire l’esercizio democratico di un’idea» dice il primo, «sbagliando anche il bersagli, dato che l’architettura in mostra rientra nei canoni più socialisti e progressisti dell’epoca». «Sono atti vergognosi» rincara Pavanetto, «la Magistratura deve dare un segnale forte. Padova non può continuare a pagare questo prezzo per uno scontro ideologico ormai fuori dal tempo». (e.l.)

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