Isabella e la farsa del piumino bianco

PADOVA. La farsa del piumino, per fingere che Isabella (uccisa) sia ancora viva, sarebbe una trovata non originale. A ispirarla, secondo gli inquirenti, il “trucco” utilizzato dal fratello della vittima, l’odontotecnico Paolo Noventa più volte finito nei guai giudiziari per abuso della professione medica, già condannato in primo grado e ora ancora a processo per lo stesso reato, coimputato con Isabella e la figlia. Un trucco svelato da un servizio televisivo nella trasmissione “Le Iene” di Italia Uno: i clienti del dentista abusivo venivano fatti allontanare dall’ambulatorio indossando un giaccone della figlia di Paolo Noventa, con il cappuccio alzato.
Il dentista abusivo, infatti, era ben consapevole di essere nella “lista nera” dei carabinieri del Nas che avevano aperto nei suoi confronti varie inchieste. Può essere stata la stessa Isabella a rivelare quel trucco a Freddy? Oppure lui potrebbe esserne venuto a conoscenza guardando il programma televisivo? Il tragico gioco del destino ha voluto che quell’escamotage sia stato utilizzato dal terzetto per depistare l’inchiesta sulla sparizione di Isabella, bersaglio di un anonimo stalker dal novembre del 2013 al settembre del 2014 con lettere, sms e telefonate. Telefonate partite dal cellulare di Elena Balan, una romena che non conosceva Isabella ma che frequentava un corso di ballo in una scuola di Ponte San Nicolò insieme a Freddy Sorgato. «Sono la tua amica del cuore e mi rende felice saperti sempre più cornuta e troia» uno dei messaggi: il sospetto è che siano maturati nell’ambito del terzetto omicida.
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