«Isoclima a Este, impegno che rassicura»

Il sindaco Gallana plaude al nuovo assetto societario: «Operazione seria, salvi 470 posti di lavoro»
ESTE. Dopo quarant’anni, l’Isoclima passa in mani inglesi. L’azienda atestina, fondata nel 1977 da Augusto Gasparetto e Alberto Bertolin e oggi leader mondiale nella produzione di vetri di sicurezza e ad alte prestazioni, ha ceduto il controllo alla società di private equity inglese Stirling Square Capital Partners. L’operazione, che ha visto lo studio Pavia e Ansaldo agire da team leader di un gruppo di studi esteri, consolida una partnership strategica e finanziaria tra Stirling Square, Alberto Bertolini (il cofondatore, che continuerà a guidare il team di ricerca e sviluppo e l’area dei clienti strategici) e il manager Bill O’Gara. Stirling Square sosterrà le strategie di sviluppo a livello internazionale di Isoclima, O’Gara sarà amministratore delegato, mentre Bertolini rimarrà uno degli azionisti principali e sarà executive director della società. Il cuore della storica azienda, è la promessa dei principali attori dell’operazione, continuerà a pulsare ad Este, dove lavorano – contando anche i dipendenti di Saletto – ben 470 persone. Queste garanzie hanno trovato il plauso dell’amministrazione comunale e dei sindacati. Lo conferma il sindaco Roberta Gallana, che l’altro ieri in municipio – alla presenza del delegato di Confindustria Francesco Blasi – ha incontrato Bertolini, Gregorio Napoleone di Stirling Square e O’Gara: «È stato rassicurante sentire che il cuore della società è Este con i suoi dipendenti. Isoclima è uno tra gli esempi di imprenditoria veneta. L’arte del saper fare, la conoscenza e l’innovazione hanno permesso all’azienda di crescere e di lavorare con i più importanti marchi italiani ed esteri di vari settori. Il nuovo assetto societario ha ampiamente rassicurato questa amministrazione non solo sul mantenimento dell’unità produttiva in Este con le sue maestranze ma anche sulla volontà di ampliare e consolidare la posizione di Isoclima nel mercato». Clima sereno anche tra lavoratori e sindacati, come conferma Simone Silvan di Filctem Cgil: «L’azienda aveva bisogno di nuovi capitali e ha trovato una realtà seria, che proprio nell’approccio con realtà medio-grandi come Isoclima ha sempre garantito ottimi risultati. Questo respiro internazionale porterà sicuramente all’apertura di Isoclima verso nuovi mercati – su tutti il Brasile – e in generale verso il mercato globale, a cui speriamo di affacciarci con una visione internazionale più solida».


Nicola Cesaro


Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova