Italcementi decide di chiudere la produzione a Monselice

Annuncio-choc dopo il consiglio di amministrazione del gruppo: sotto la Rocca resterà solo la macinatura. Con l'indotto si perderanno duecento posti di lavoro

MONSELICE. Italcementi chiude la produzione nello stabilimento di Monselice, che attualmente dà lavoro a 104 persone.

La decisione-choc è stata presa dal consiglio di amministrazione del gruppo industriale, che, alla luce della crisi del comparto edilizio e dell'accantonamento del progetto di ammodernamento degli impianti padovani, ha programmato una radicale ristrutturazione dell’attività sul territorio nazionale.

Accantonato il tanto disc usso e controverso progetto del “revamping” (150 milioni di euro di investimenti), o meglio, trasferitolo pari pari allo stabilimento bresciano di Rezzato, la proprietà di Italcementi ha annunciato che nelle prossime settimane azzererà la produzione di materia prima, mantenendo a Monselice unicamente il reparto di macinatura.

Secondo i rappresentanti dei sindacati e degli enti locali, all'Italcementi di Monselice rimarranno una quarantina di addetti tra macinatura e spedizione, mentre tra tra produzione di clinker e indotto (camion, officine, pulizie, eccetera) si perderanno 200 posti di lavoro.

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