La baita prende fuoco, famiglia salvata dal pianto del bimbo

Daniele Beretta si è svegliato mentre la baita stava già bruciando
DIVORATA DALLE FIAMME La casa a Conco. Dopo l’incendio rischia di essere abbattuta
DIVORATA DALLE FIAMME La casa a Conco. Dopo l’incendio rischia di essere abbattuta
ALBIGNASEGO. Il pianto di un bambino salva una famiglia da una tragedia. E' successo l'altra notte in Val Lastaro a Conco, sull'Altopiano di Asiago, quando una casa vacanza è stata divorata dalle fiamme e solo grazie al pianto del bimbo di 14 mesi della famiglia che ha affittato l'immobile non è successo una tragedia ben più grave. Attorno alle 5 di mercoledì il figlioletto di Daniele Beretta, dentista di Albignasego salito sull'Altopiano con la moglie ed i 4 figli (14, 11 e 3 anni più il bambino di 14 mesi) per trascorrere le vacanze natalizie, si è messo piangere svegliando i genitori.


Appena alzato Beretta ha sentito odore di fumo nella casa e quindi, bambino in braccio, è sceso per vedere se il fuoco acceso nel caminetto fosse effettivamente spento come pensava prima di coricarsi. Arrivato al piano terreno l'uomo ha visto fiamme nella parte posteriore della casa ed è quindi corso al piano superiore per svegliare la famiglia e metterla in salvo. Con grande freddezza Beretta è riuscito a mettere in moto l'auto, caricarci la famiglia e allontanarsi dalla casa in fiamme.


Trovata ospitalità per la famiglia dal vicino, Tino Bizzotto, mentre la moglie cercava di allertare i soccorsi, data la poca copertura telefonica nella zona, Beretta è rientrato in casa per cercare di salvare il salvabile. Nel frattempo è passata in zona una pattuglia della polizia provinciale che, oltre a chiamare i vigili del fuoco con la radio, ha impedito che l'uomo cercasse di rientrare nuovamente nella casa oramai avvolta dalle fiamme.


Sul posto sono arrivate, attorno alle 5.45, due squadre di Asiago, due di Bassano e l'autoscala di Vicenza. Anche una squadra di pompieri volontari di Thiene è intervenuta a dare una mano. Visto il rogo oramai troppo sviluppato, principale preoccupazione dei vigili del fuoco è stata quello di impedire che le fiamme si propagassero alle case circostanti o all'abetaia che delimita il terreno attorno alla casa. Dopo circa 3 ore le fiamme sono state domate, anche se poi i vigili del fuoco di Asiago sono rimasti sul posto fino alle 13 per cercare eventuali piccoli focolai. Della casa, di proprietà di Francesco Zanin di Montagnana, comunque rimane ben poco.


Buona parte della casa era stata rivestita in legno e anche gli accessori interni erano per la maggior parte in legno; il tutto andato distrutto dalle fiamme. Inoltre i vigili del fuoco sono stati costretti a scoperchiare la casa alla ricerca di focolai nel sottotetto, anch'esso di legno. Le migliaia di litri d'acqua, diventati subito ghiaccio visto i meno 17 gradi delle 5 hanno fatto il resto. Tant'è che la casa è stata subito dichiarata inagibile e, con ogni probabilità sarà abbattuta perché dissestata. Sulle cause indagano gli inquirenti ma sembra escluso il dolo. La famiglia Beretta, intanto, ha fatto ritorno alla sua abitazione.

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