La battaglia di El Alamein nei ricordi di Primo Lovison

CORREZZOLA. Primo Lovison, uno degli ultimi soldati reduci della Seconda guerra mondiale residenti in paese, si racconta. Lo farà in occasione di “Storia di un soldato”, l’incontro- intervista...

CORREZZOLA. Primo Lovison, uno degli ultimi soldati reduci della Seconda guerra mondiale residenti in paese, si racconta. Lo farà in occasione di “Storia di un soldato”, l’incontro- intervista organizzato dalla biblioteca comunale. L’appuntamento è per oggi pomeriggio alle 16 nella sala Crociera della Corte Benedettina.

Primo Lovison, in occasione del suo 91esimo compleanno, ripercorre i lunghi anni di guerra vissuti in prima persona che lo hanno portato su i campi di battaglia di Tobruk ed El Alamein. Partito per le armi nel 1940, fu presto spedito a combattere in Africa dove fu catturato.

La prigionia durò per anni e per Lovison fu un peregrinare da un campo all’altro dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente anche dopo la fine della guerra perché dall’Italia le operazioni di recupero tardarono a mettersi in moto. «Tornai nel gennaio del 1947» racconta Lovison «a bordo sulla nave “Garibaldi” che attraccò a Bari. Con vari mezzi riuscii alla fine ad arrivare a casa, dove ormai non mi aspettavano più visto che avevo perso i contatti con i miei familiari già dal 1942».

Perché questa disponibilità a raccontare davanti a una platea la propria storia? «Sono rimasto uno degli ultimi testimoni di quella guerra» spiega Lovison. «Iniziative come questa e quelle che organizzano gli amici dell’associazione “Combattenti e reduci” sono per me una consolazione e servono soprattutto a tenere accesa una memoria importantissima che non deve essere smarrita».

Alessandro Cesarato

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