«La Breda paghi le differenze retributive alla lavoratrice»
Sulla carta risultava assunta come socia lavoratrice dalla cooperativa Veneto Assistenza con inquadramento al terzo livello del contratto nazionale previsto per le coop sociali. In realtà svolgeva l’attività di una lavoratrice dipendente della Pia Fondazione Breda, con mansioni di assistenza per gli anziani nella casa di riposo dell’ex Ipab (Istituto di assistenza e beneficenza). Naturalmente con uno stipendio inferiore rispetto alle dipendenti della Breda. Così la lavoratrice (difesa dall’avvocato Emanuele Spata e tutelata dal Sindacato Lavoro Società-Sls di Vittorio Rosa) ha fatto causa, reclamando tutte le differenze retributive che le sarebbero spettate come dipendente della fondazione. Richiesta accolta dal giudice del lavoro, Mauro Della Casa, che ha condannato la Breda a pagare alla lavoratrice due anni di maggiorazioni retributive oltre a rivalutazione e interessi con inquadramento al livello superiore del personale non medico di una casa di cura. Come rilevato dal legale del sindacato Sls, l’avvocato Spata, il giudice ha riconosciuto che la coop Veneto Assistenza, nel ruolo di mero intermediario, si limitava a inviare lavoratori alla Breda, ente che coordinava le mansioni di questi ultimi, inquadrati in turni come i dipendente della fondazione. (cri.gen.)
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