La Cantina del Conselvano ha compiuto quarant’anni
ARCELLA. La Cantina Sociale del Conselvano, di piazza Azzurri d’Italia, ha compiuto 40 anni. Era il 6 giugno 1974, quando Alberto Romanato e il collega Riccardo Baliello, aprirono, a nome dell’omonima cantina della Bassa che associa mille vitivinicoltori, il primo punto vendita del settore, dove si può acquistare anche il vino sfuso con la stessa tecnica della pompa di benzina. In città arrivarono anche giornalisti da Milano per divulgare la novità. «A quel tempo un litro di rosso normale (ma c’era anche il rosso super) costava 160 lire, mentre oggi arriva a 1.50 euro», racconta Romanato, «Allora si vendeva tanto più vino di adesso. Al sabato ne vendevamo 25 mila litri.
In particolare, venivano a fare il pieno, con le damigiane di paglia o con le taniche di plastica, gli operai di tutte le grandi fabbriche che c’erano tra l’Arcella, Pontevigodarzere e Cadoneghe, tra cui i dipendenti della Pessi Guttalin, Breda, Idrotermici, Saimp, Golfetto, Sangati, Morandi. Le qualità più richieste sono merlot, cabernet, raboso, rabosello. La famiglia di Giancarlo Galan preferiva anche il Friularo doc». (f.pad.)
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