La ciclista caduta a Mezzavia «Tradita forse da una buca»

MONTEGROTTO TERME. Cinque punti alla nuca per una frattura cranica con emorragia, sette punti di sutura sul polso destro e contusioni sulle gambe e sulla schiena. E' stata dimessa dal policlinico aponense, F.G. la signora caduta dalla bicicletta a ridosso del sottopasso di Mezzavia (nella foto). «Poteva andarmi peggio» commenta la donna «mi stavo dirigendo in bici verso Turri per far visita a mia madre. Davanti a me c’erano due ciclisti, ho percorso la discesa e poi non ricordo più nulla. Sono stata soccorsa dai ciclisti richiamati dal botto, poi sono arrivati i sanitari e sono stata ricoverato tre giorni in rianimazione. Poi mi hanno trasferita a Medicina generale. Ora devo prendere delle medicine e dovrò fare altre visite ed esami neurologici ». La sfortunata ciclista esclude di aver avuto un mancamento: «Forse è stata una buca a tradirmi. Quella pista ciclabile è pericolosa, passano scooter e mamme con i passeggini, la discesa e la salita sono ripide e incombe sempre il rischio di uno scontro tra biciclette. Di episodi ne sono successi molti, il mio è quello più grave».
Piergiorgio Di Giovanni
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