La Cisl di Padova va avanti a colpi di commissariamento

Un altro commissariamento colpisce la Cisl di Padova e Rovigo. L’unione territoriale governata dalla reggente Giovanna Ventura ha visto l’11 settembre scorso la federazione territoriale della Cisl Università azzerata nella sua struttura organizzativa e le sorti affidate a Valeria Cittadin, della segreteria regionale. A lei i poteri di commissario, oltre che a Padova e Rovigo, anche nelle federazioni di Verona, Venezia e di quella regionale di categoria. Una decisione presa dalla segreteria nazionale che arriva dopo oltre un anno e mezzo dal congresso territoriale del febbraio 2017.
«Una vicenda assurda e ben oltre i limiti statutari previsti», spiega Gianfranco Schiavon, storico segretario della categoria, dopo il pensionamento eletto nel collegio dei sindaci della federazione territoriale. «Riteniamo di avere svolto il congresso dil febbraio 2017 nel rispetto delle regole e la conferma ci è arrivata dalle lettere di congratulazioni pervenute dal segretario generale della categoria.Tutto è filato liscio fino alla convocazione dei delegati per l’elezione del segretario regionale. In quell’occasione è stato il nazionale a contattarci per indicare il nome del candidato a loro gradito, il segretario uscente Raffaele Collucino».
Un nome che non incontrava il gradimento delle federazioni locali di Padova e Rovigo né tanto meno di quella di Venezia. Le due segreterie, forti la prima di oltre 80 iscritti e la seconda di circa 40 su un totale di poco più di 180 tessere in regione, hanno ignorato il suggerimento e eletto un diverso segretario regionale, Giuseppe D’Ambra. «Nel giro di poche settimane la serena relazione con i vertici nazionali si è rotta», ricorda Schiavon. «Ci sono state contestate irregolarità procedurali e la segreteria generale ha dichiarato nulli i congressi territoriali e a ricaduta quello regionale. Ci è stato chiesto di procedere ad un nuovo congresso e ci sono stati sottratti i fondi e il supporto politico delle strutture nazionali. I docenti, i tecnici e gli amministrativi delle Università, degli ospedali universitari e dei conservatori iscritti alla categoria, spesso da molti anni, hanno restituito le tessere».
«Il commissariamento, arrivato a oltre un anno e 8 mesi dal congresso e in barba alle norme statutarie, mette un’altra pietra su un percorso doloroso che ha sostanzialmente azzerato il lavoro di decenni. Degli oltre 80 iscritti del febbraio 2017 ne sono rimasti meno di 20 e al nuovo commissario non abbiamo potuto che consegnare le chiavi di una sede oramai vuota. Mi domando se sarebbe andata allo stesso modo se avessimo accettato il suggerimento e votato come ci aveva chiesto la segreteria nazionale». In proposito fonti della Cisl del Veneto fanno sapere che «il commissariamento della struttura regionale e territoriale della federazione dell’Università di Padova Rovigo, di Venezia e di Verona, è stata disposto dalla federazione nazionale in conseguenza delle irregolarità riscontrate nei congressi territoriali. Il commissariamento permette di azzerare questa situazione e di ripartire con le procedure regolari al fine di ripristinare la piena funzionalità della federazione in Veneto». —
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