La città incorona i cavalieri padovani

Celebrata in piazza dei Signori la festa per l’anniversario della Repubblica Bitonci: «59 anni fa votò l’89% degli aventi diritto. Ora vince l’ astensione»
Di Aldo Comello
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - FESTA DELLA REPUBBLICA.
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - FESTA DELLA REPUBBLICA.

Piazza dei Signori, con il suo impianto veneziano, è spazio nobile fin dall’antichità, demandato alle celebrazioni. Ieri 59° anniversario dalla nascita della Repubblica, appena scoccate le dieci con lo scampanare della chiesa di San Clemente, una folla di cittadini ha fatto ala alla sfilata delle forze armate (bersaglieri, alpini, carabinieri in alta uniforme, polizia, crocerossine, volontari del soccorso civile, gran spolvero di divise, decorazioni, tripudio di labari e di bandiere), ma soprattutto tanta gente entusiasta, incurante della temperatura tropicale, in piedi ai confini della piazza o seduta sugli scalini della Gran Guardia, tradizionale tribuna degli spettacoli istituzionali, gente nostra che porta ancora nel cuore la memoria del passato e che sa ancora commuoversi quando suonano il silenzio o la canzone del Piave.

Irrompono i bersaglieri in congedo, le penne che vibrano, lo schiocco degli scarponi, le trombe che scandiscono il ritmo della corsa. Belli, coreografici, possenti, forse un filino sovrappeso.

L’alzabandiera, sul pennone accanto alla colonna marciana sovrastata da un leone grifagno, è accompagnato dall’inno di Mameli, tutti cantano con una mano sul cuore, anche i bambini che l’hanno visto fare in televisione.

Barbara Degani sottosegretario del ministero dell’Ambiente fa un giro di piazza accompagnata da un alto ufficiale, prima uno schioccante presentat-arm del picchetto del 32° Reggimento Trasmissioni a salutare le insegne dell’Università di Padova, medaglia d’oro al valor militare.

Massimo Bitonci, il sindaco è al battesimo per quanto riguarda questa cerimonia. Sorride, ringrazia, le marcette marziali sono allegre, ma ci vorrebbe la marcia trionfale dell’Aida per esprimere la gioia della vittoria leghista, rotonda come uno squillo di tromba, in Veneto.

«Al referendum che sancì la vittoria della repubblica sulla monarchia 59 anni fa», nota Bitonci, «partecipò l’89 % degli aventi diritto, oggi, invece, trionfa l’astensione, ma la nostra regione, la nostra città hanno segnato un record di partecipazione a livello nazionale, qui la gente non ha mancato l’appuntamento con le urne». Per la Provincia ha parlato il presidente Enoch Soranzo.

Alle 11 il prefetto Patrizia Impresa ha consegnato, nel cortile di Palazzo Moroni le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.

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