La Croce rossa di Selvazzano oggi schiera 300 volontari

Il gruppo locale, il primo della provincia di Padova, è operativo 24 ore su 24 Nel 2105 ha affrontato ben 3.500 emergenze in nove Comuni della zona Ovest
Di Gianni Biasetto

SELVAZZANO. Hanno da poco superato quota 300 i volontari del Comitato di Selvazzano della Croce rossa italiana. Il primo della provincia di Padova, costituito nel febbraio del 2003. Negli ultimi 2/3 anni sono aumentati di 100 unità. Sono giovanissimi, hanno un'età media al di sotto dei trent'anni e circa la metà è attiva sui mezzi di soccorso 24 ore su 24, 365 giorni l'anno. Sono impegnati anche in attività, oltre a quella istituzionale in convenzione con il Suem 118, di trasporto infermi, distribuzione viveri agli indigenti, Protezione civile e assistenza alle manifestazioni sportive. Sono, insomma, gli angeli custodi del territorio pronti a intervenire a ogni necessità.

«I volontari sono un’importante realtà del nostro Comitato, senza di loro diventerebbe impossibile garantire il servizio in maniera ottimale», spiega il presidente della Cri di Selvazzano, che ha sede in via Tasso, Ruggero Scomparin. «Lo scorso anno abbiamo effettuato oltre 3.500 interventi nei nove Comuni di nostra competenza ad ovest della provincia: Selvazzano, Rubano, Saccolongo, Mestrino, Cervarese Santa Croce, Veggiano, Rovolon, Teolo e Campodoro». La Croce rossa di Selvazzano è dotata di 9 mezzi: 5 ambulanze, un'auto medica, un pullmino per il trasporto degli infermi e dei disabili e un paio di auto di servizio. I dipendenti di ruolo sono 5: 4 autisti-soccorritori e un amministrativo. Il fiore all'occhiello del Comitato è il gruppo giovani che promuove l'attività della Croce rossa nelle varie manifestazioni del territorio. Nel gruppo ci sono animatori e trucca-bimbi che riscuotono sempre un notevole interesse. Aggiunge Scomparin, che dal 2003 al 2005, prima di essere eletto presidente, ha ricoperto la carica di commissario: «È anche grazie al lavoro di questi ragazzi che crescono i nuovi volontari di Croce rossa". Due operatori della Cri di Selvazzano Dentro, Luca Zanella e Irene Baldin, la scorsa estate al ritorno da una vacanza in montagna hanno salvato al vita ad un uomo colpito da infarto al miocardio sulla statale 51 in località Perarolo di Cadore.

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