La Curia di Padova ha deciso: don Marino Ruggero resta prete

L’ex parroco di San Lorenzo di Albignasego dovrà seguire un percorso di riabilitazione sotto la responsabilità del vescovo. Era accusato di aver avuto una relazione con una parrocchiana. Accuse sempre respinte dal parroco

ALBIGNASEGO. Don Marino Ruggero, ex parroco della comunità di San Lorenzo Roncon di Albignasego, al termine del processo canonico avviato nei suoi confronti lo scorso gennaio al Tribunale ecclesiastico diocesano per «comportamenti non consoni allo stato clericale, inerenti agli impegni derivanti dall’obbligo del celibato dei preti», ha accettato la proposta del vescovo Claudio Cipolla di compiere un cammino di formazione e un percorso di rivisitazione personale e spirituale.

In questo periodo, la cui durata e il luogo sono sotto la diretta responsabilità del vescovo, don Marino non eserciterà alcun servizio pastorale e sacerdotale, salvo quanto previsto dal diritto canonico in caso di urgente necessità.

Per il sacerdote originario della Mandria che ha sempre negato quanto gli veniva contestato, di avere una storia sentimentale con una parrocchiana, si profila un anno sabbatico per certi versi simile a quello che aveva trascorso dal 2005, quand’era stato sollevato dall’allora vescovo Antonio Mattiazzo, più o meno per gli stessi motivi, dall’incarico di parroco di Villa di Teolo.

Terminato il periodo di riflessione, gli era stata affidata la guida dell’unità pastorale di Laverda e Mure, nel Vicentino. Allora il vulcanico prete era andato ad alloggiare per un paio d’anni in via Santa Lucia in centro a Padova. In questo lasso di tempo con alcuni giovani aveva aperto all’Arcella il Pub del Don.

Alle messe di sabato e di ieri nella chiesa di San Lorenzo è stata letta una lettera in cui monsignor Cipolla informa i fedeli sull’esito del procedimento canonico. «È un passaggio delicato che addolora ancora persone e comunità, vi esprimo nuovamente la mia vicinanza e la personale condivisione delle sofferenze e fatiche vissute», scrive il vescovo.

«Certamente ci sarà bisogno di tempo per rimarginare del tutto le ferite e ritrovare pace piena, ma vi chiedo ancora una volta di non demordere nell’impegno per “costruire” e ricostruire relazioni fraterne e amichevoli tra voi e di comporre i fatti con la misericordia e il rispetto per i cammini interiori e umani di ciascuno». Nella missiva monsignor Cipolla ringrazia don Giovanni Brusegan, don Pietro Cervaro e don Lorenzo Celi, i sacerdoti che hanno retto la parrocchia e fa sapere che a breve arriverà il nuovo parroco, don Cesare Contarini. Il rettore del Barbarigo avrà come collaboratori don Pietro Toniolo, don Mariano Massaro e don Pietro Cervaro.

Sulla vicenda il sacerdote non rilascia dichiarazioni. «Per parlare devo avere il permesso della Curia senza il quale ho l’obbligo di stare in silenzio», fa sapere don Marino che da quando ha lasciato la canonica è andato a vivere nella casa dei suoi genitori alla Mandria. —

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