La famiglia dei fedelissimi è già allo stadio

Il primo della fila è arrivato venerdì dalla Sardegna. Amori, tatuaggi e storie dei fans di sempre
BASCHIERI - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - INTERVSITE FAN PEARL JAM. MARICA ORIOLI E IVAN CARNEVALI
BASCHIERI - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - INTERVSITE FAN PEARL JAM. MARICA ORIOLI E IVAN CARNEVALI

Non solo fan ma una vera e propria famiglia innamorata, dei Pearl Jeam naturalmente. Il primo è arrivato alle 19 di venerdì sera per assicurarsi la prima fila sotto il palco, proprio sotto gli occhi della rock band. Si chiama Claudio Unali, è sardo, è spiega oneri e onori dell’essere fan numero uno alla tappa padovana: «Significa fare sacrifici, ho dormito qui venerdì e sabato, significa prendere tanti aerei, le ferie dal lavoro ma anche avere piccole e grandi soddisfazioni». Ieri pomeriggio all’Euganeo erano già una settantina gli “sfegatati” accampati. Come Martino Iniziato e Franco Stogaus, un milanese e un triestino che viaggiano in un furgone camperizzato dal 1980, macinando chilometri rock. «Siamo arrivati alle 12», raccontano, «abbiamo preso i nostri numeri che, secondo il regolamento del fan club, danno l’ordine d’ingresso e quindi assicurano i posti più vicini. Abbiamo già fatto Milano, oggi Padova, faremo Roma, Praga e Cracovia».

Eddie Vedder ha problemi alla voce, ma il suo pubblico non perde la fiducia: «A Milano», dove Marica Orioli e Ivan Canevali, milanesi, ovviamente c’erano, lo spettacolo non è mancato. «Ogni concerto è unico», spiegano, «la scaletta non si ripete mai e a Milano Eddie ci ha chiesto, in italiano, di aiutarlo a cantare: “Mi sentite? Ho bisogno della vostra voce”, quindi dava il via alla band e, poi, chiamandoci, “Milano”. Sono stati veri brividi. Noi siamo ex-morosi, ormai da sei anni, ma amici sotto la stella dei Pearl Jam». Che con l’amore hanno parecchio a che fare, visto che Carloalberto Barnabei e Sara Russo Fiorillo, rispettivamente di Modena e Massa, si sono conosciuti in coda al concerto di Berlino nel 2009; fidanzanti l’anno dopo alla tappa di Dublino; baciati durante lo stesso tour a Venezia e promessi sposi, con tanto di anello, nel 2014 a Berlino. Il matrimonio a tema l’anno dopo e oggi a Padova, accampati in tende e felici. La loro storia passa di bocca in bocca, sono la nota romantica del fan club. Ma c’è anche Davide Vania, il maggiore collezionista italiano (e tra i primi europei); Fabrizio Marinelli, di Ostia, bandiera romana ad ogni concerto e un cartellone tutto romanesco; Ombretta, tatuata da cima a fondo e 37 concerti vissuti fino ad oggi. Una famiglia, appunto, che vive il piacere del concerto ma anche i preparativi della vigilia. (e.sci.)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova