"La Gabbia", candid camera a Vo': "Espropri ai veneti per dare ai profughi"

VO’. Il senatore che toglie ai veneti per dare agli immigrati. Non ha certamente ricevuto una calda accoglienza Giuseppe Longinotti, l’inviato della trasmissione “La Gabbia” di La7 famoso per il suo camuffamento da Giuseppe Codazzo, senatore della Repubblica. Nelle ormai note incursioni del sedicente parlamentare, Codazzo interpreta un politico arrogante e arrivista, impegnato a calpestare la dignità dei cittadini per far valere il proprio status e la propria carica.
Nei giorni scorsi il senatore Codazzo ha messo piede a Vo’ fingendo di essere nei Colli Euganei per realizzare il progetto “Codazzo for Africa”, un centro di accoglienza, con tanto di centro benessere, per immigrati e rifugiati. Il servizio è andato in onda mercoledì sera.
La prima tappa è stata alla stazione di servizio Zanella di via Marconi: Codazzo, attorniato dall’assistente e da alcune guardie del corpo, ha annunciato al titolare del distributore di voler espropriare la stazione di servizio per realizzare il centro di accoglienza per profughi. «Bisogna armarsi di fucile?» è la risposta del lavoratore «Va che il lavaggio è mio bambolotto. Vi prendo a schiaffi tutti! Via via, macaco!».
Il senatore ha poi raggiunto un agricoltore su un campo, fingendo di cedergli una parte del proprio stipendio – 220 euro – e chiedendo in cambio di registrare un messaggio di sostegno a Codazzo. A filmato registrato, il politico ha quindi sottratto i 220 euro dalle mani del malcapitato, che non ha potuto che congedarsi con una risata.
Lo sketch si è quindi concluso all’azienda di imbottigliamento “La Costa”: qui senatore e segretario hanno annunciato ai titolari dell’attività di dover espropriare l’area, procedendo direttamente a prendere le misure della struttura da trasformare in centro di accoglienza. «Voi qui siete a casa mia, quindi state buoni. Adesso chiamo i carabinieri!», è stata la risposta piccata dell’imprenditore.
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