«La giunta ha preferito dare spazio alla movida a scapito della cultura»

Della Chiesa organizza il River Festival, ora dimezzato «Compressi i nostri spazi di socialità, residenti esasperati»

portello. «I residenti del Portello sono giustamente esasperati per il degrado, io sono un residente da 50 anni e mi piacerebbe partecipare ai loro incontri. Tanto più che da 16 anni organizzo il Portello River Festival che è nato proprio con la mission di riqualificare il quartiere con un presidio culturale». Emilio Della Chiesa interviene sulla polemica della movida. «Accomunarci a chi specula vendendo alcol, non ci fa piacere, così come il non riconoscere il valore culturale della nostra kermesse. Non solo non c’entriamo nulla con il degrado, non solo l’abbiamo sempre combattuto, ma abbiamo subìto l’ostracismo dei Navigli e del bar i Tre scalini che si sono impossessati dei nostri spazi di socialità con il beneplacito dell’amministrazione comunale. Gli assessori Bressa (commercio) e Micalizzi (patrimonio) hanno preferito dare il plateatico ai Tre scalini che assegnare a me quell’area, malgrado la mia richiesta, per un chiosco: dove mai si è visto un Festival dove non c’è neanche la possibilità di prendere un bicchiere d’acqua? Poi però mi chiedono di mettere i bagni chimici: assurdo».

Il plateatico dei Tre scalini, ieri chiosco del River, è stato contestato per alcuni anni, finché la matassa è stata dipanata dalla burocrazia: il festival è un evento culturale, non commerciale, quindi niente chiosco. «Meglio il commerciale di un privato che un’iniziativa culturale completamente gratuita», tuona Della Chiesa, «e noi ci abbiamo rimesso il Festival musicale». Non resta che la rassegna cinematografica (iniziata lo scorso 4 giugno) con 30 mila euro stanziati dall’amministrazione: «Ci paghiamo artisti e lavoro», scandisce Della Chiesa. «E comunque ad oggi, a 11 giorni dall’inizio della nostra rassegna riconosciuta dall’Associazione festival italiani e che partecipa ad una rete di 70 festival nazionali e 24 internazionali, non abbiamo visto un centesimo».

L’idea di co-gestire l’area, magari con i titolari della movida, gli piace: «Ci andrei a nozze: sarei pronto a prendermi la responsabilità della sicurezza e della pulizia. E comunque sia chiaro, dal Portello fino al 2023 non ci tolgono». —

Elvira Scigliano

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