La giunta si taglia lo stipendio del 40%

PIOVE DI SACCO. La giunta comunale guidata dal sindaco Davide Gianella ha deliberato nei giorni scorsi le indennità di funzione per gli amministratori di palazzo Jappelli.
In risposta alla perdurante crisi e alle difficoltà economiche che attraversano ampie fasce di popolazione, primo cittadino e assessori hanno deciso di tagliare del 40% le indennità stabilite dalla legge.
Queste ultime sono fissate in base alle dimensioni della città e vengono attribuite in misura intera per lavoratori autonomi o in aspettativa e in misura ridotta della metà per i lavoratori dipendenti.
La cifra lorda che spetterebbe per legge al sindaco Gianella per legge è pari a 2.788 euro, intera dal momento che lavora come libero professionista (avvocato, ndr).
Invece la scure della crisi assicurerà al primo cittadino piovese un’indennità lorda mensile di 1.673,32 euro, pari a poco più di mille euro netti.
Il vicesindaco Lucia Pizzo percepirà 460,16 euro, rispetto agli oltre 700 previsti per legge. Per gli assessori Luca Carnio, Simone Sartori, Paola Ranzato e Lorenzo Cesarato l’indennità è stata fissata in 376,50 euro. La stessa cifra spetta al presidente del consiglio comunale Giulio Rigato.
Infine è di 17,99 euro, invece dei 19,99 euro tabellari, il gettone di presenza per tutti i consiglieri comunali. «Le indennità sono state stabilite dopo aver analizzato quelle di Comuni delle medesime dimensioni del nostro», sottolinea Gianella, «abbiamo tenuto conto del fatto che gli assessori sono diminuiti nel numero e che quindi le competenze in capo a ciascun amministratore sono aumentate. Tanto più che è stata abolita la figura del direttore generale che alla precedente amministrazione costava circa 70 mila euro l’anno».
L’attuale giunta costa circa 300 euro in più al mese di quella precedente, ma dalle casse comunali non escono più quei 70 mila euro del direttore generale: «Il risparmio è evidente e notevole» rimarca il sindaco, «in Comuni delle stesse dimensioni di Piove», osserva Gianella, «i sindaci prendono molto di più: 2.788 euro a Monselice, 2.635 euro a Selvazzano, 2.788 euro a Cittadella, 3.078 ad Abano».
E che dire, allora, di amministrazioni comunali molto più piccole dove l’indennità dei sindaci è ugualmente superiore? Non serve andare lontano: il primo cittadino di Arzergrande, paese di 4.769 abitanti, ha un’indennità mensile di 1.952 euro.
La collega di Pontelongo, 3.902 abitanti, introita 1.800 euro. Se la matematica non è un’opinione, lo è forse la crisi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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