La Kuwait Petroleum (Q8) disdetta il contratto

Pompe di benzina truffaldine: non s’è fatta attendere la risposta ufficiale della Kuwait Petroleum Italia, società proprietaria dei distributori finiti nell’inchiesta della Guardia di Finanza e...
FERRO - GDF TRUFFE POMPE DI BENZINA - IMMAGINE GDF
FERRO - GDF TRUFFE POMPE DI BENZINA - IMMAGINE GDF

Pompe di benzina truffaldine: non s’è fatta attendere la risposta ufficiale della Kuwait Petroleum Italia, società proprietaria dei distributori finiti nell’inchiesta della Guardia di Finanza e gestiti dalla Russoil di Erica Cera. L’azienda ha spedito una raccomandata ai titolari che gestivano la pompa incriminata, il cui titolo in oggetto è più che esplicito: «Risoluzione del contratto di cessione gratuita e dei contratti collegati, relativi al sito in corso Primo Maggio a Padova». «In data 21 marzo, dando esecuzione al decreto di sequestro preventivo disposto in data 12 marzo dal gip del tribunale di Padova, la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro l’impianto di nostra proprietà», scrive la Kuwait Petroleum Italia «quello sito in corso Primo Maggio affidato in gestione alla vostra azienda con contratto del 22 aprile. I predetti fatti configurano una gravissima violazione delle disposizioni previste dalle regole per la salvaguardia del marchio Q8 e l’osservanza delle disposizioni del contratto di cessione gratuita in essere e sono idonei a compromettere definitivamente il rapporto fiduciario con la Vostra azienda, oltre ad arrecare alla nostra società evidenti danni, sia sul piano dell’immagine er della reputazione commerciale, che sul piano economico».

In pratica i militari delle Fiamme Gialle agli ordini del capitano Luca Gelormino hanno scoperto che diverse colonnine per il rifornimento di carburante erano state taroccate. Il caso più grave è stato riscontrato nel Q8 gestito dalla Russoil, tanto che i finanzieri ne hanno chiesto e ottenuto il sequestro. I responsabili, hanno accertato le indagini, si facevano pagare per più litri di quelli erogati. Da qui la lettera della Kuwait Petroleum.

«Vi comunichiamo», continua la lettera «la nostra decisione di risolvere, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1456 del codice civile e della clausola risolutiva espressa prevista dall’articolo 15 di tale accordo, il contratto di cessione gratuita, il contratto di fornitura e ogni rapporto negoziale in essere con la vostra azienda».

Nel frattempo continuano i riscontri incrociati da parte dei finanzieri. E aumenta l’elenco dei truffati. Alcuni dei quali (molte sono autisti di ditte) acquistavano sulla carta anche 60 litri di gasolio , ma la pompa ne erogava solamente 55 litri.(p.bar.)

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