La Lega anti-Vallanzasca

Placido: «Solo in Francia potrò girare Mani pulite»
Michele Placido con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro Sopra Kim Rossi Stuart nel ruolo di Vallanzasca e Valeria Solarino
Michele Placido con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro Sopra Kim Rossi Stuart nel ruolo di Vallanzasca e Valeria Solarino
 
ROMA.
In Italia è polemica senza fine mentre all'estero, compresi gli Stati Uniti, c'è grande accoglienza per il film di Michele Placido «Renato Vallanzasca - Gli angeli del male» con Kim Rossi Stuart e Valeria Solarino. Alla vigilia dell'uscita nelle nostre sale, il 21 gennaio distribuito da Fox in 350 copie, arriva l'invito della Lega a boicottare la pellicola che ha avuto attacchi dal primo ciak all'ultima Mostra del cinema di Venezia.  Stasera dalle 20.35 Sky Cinema trasmetterà in anteprima assoluta 10 minuti del film seguiti dalla lezione-intervista che Placido ha tenuto all'università Iulm e da un'inedita conversazione con Kim Rossi Stuart. Placido vede tutte queste discussioni, in fondo, come un buon segno in un paese «addomesticato» e definisce «ridicole» le dichiarazioni del deputato del Carroccio Davide Cavallotto che ha parlato di lui come di «un cattivo maestro». «Non si dovrebbero occupare di cinema. L'anno scorso la Lega ha fatto una grande propaganda su Barbarossa (il film di Renzo Martinelli, ndr) che è stato un flop pazzesco ed è costato 12 milioni di euro».  «I giornalisti stranieri - afferma - hanno visto il film in un'altra ottica. Nessuno mi ha fatto domande sulle vittime. Con tutto il rispetto per le vittime, il nucleo del film non è quello. Se farò il film che vorrei su Mani pulite si parlerà delle vittime da una parte e dall'altra». Comunque, le critiche sono «positive perchè un film, come un libro, deve far discutere. Vuol dire che ho fatto un cinema vivo» sottolinea del suo Vallanzasca, di cui Kim Rossi Stuart è co-sceneggiatore e che vede nel cast Filippo Timi, Valeria Solarino, Francesco Scianna e Paz Vega.  «Le polemiche distolgono dal valore del film» dice la Solarino. La colonna sonora è dei Negramaro di cui sarà in radio, in contemporanea con l'uscita del film, il title track «Voglio molto di piu».  Neppure Vallanzasca è rimasto completamente soddisfatto del film nonostante sia tratto dal suo libro «Il fiore del male». «Ero più sorridente» ha detto. «Lo capisco - racconta Placido - ma non potevo farne una figura troppo affascinante e leggera. Ho cercato di umanizzarlo, di capire perchè si è comportato in quel modo». In Italia, incalza Placido «ci sono grandi successi, le commedie vanno bene e almeno così si sostengono le maestranze ma non si possono proporre progetti come questo. E' una questione di mentalità. Ormai tutto si è addomesticato. Da anni cerco di fare un film su Mani Pulite ma è un progetto che non passerà mai di questi tempi e che mi piacerebbe sviluppare con produttori francesi» sottolinea il regista e annuncia che i suoi due prossimi film «saranno francesi. Sono di genere. Il primo si intitola "Lo spione" con protagonista uno che fa assalti alle banche. Il cast è francese ma sto chiedendo a Toni Servillo di interpretare un ruolo molto importante. In Francia si producono 300 film all'anno e non ci sono registi sufficienti. Il contrario di quello che accade nel nostro Paese».  Il film ripercorre la vita dell'ex bandito che sta scontando una condanna complessiva a quattro ergastoli e 260 anni di reclusione. Sulla sua infanzia Vallanzasca non cerca scorciatoie: «non è colpa dei miei genitori né di altri. E' come se dicesse: io sono sempre stato ladro» spiega Placido e racconta che quando fu catturato Vallanzasca «ci furono varie proposte di fare un film. Si pensò a Delon e anche io ebbi una richiesta ma non mi sentivo adatto a fare il ruolo».

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