La legione romana a Padova, gli innamorati dell’Impero

PADOVA. «Sono entrato in legione due anni fa». Fabio lo racconta indossando una cotta di maglia, elmo, calzari e tutto quanto occorre per un'armatura romana completa e dopo aver posato lo scudo di legno accanto a sé. E ne parla come se fosse una cosa normale. In realtà vedere una quindicina di uomini dai 18 ai 60 anni (fascia di età che, per un caso, corrisponde alla leva romana) marciare armati di scudo e spada, con l’elmo in testa - chi con l’armatura, ma per la maggior parte semplicemente in tuta - è quanto meno inconsueto.
Legio VI ferrata
Ieri è successo al parco dei Faggi. Ma Fabio Spagiari, 25 anni, padovano, è laureato in archeologia e sta facendo la magistrale in Scienze archeologiche e sa esattamente di cosa sta parlando.
La legione di cui parla è la Legio VI ferrata, associazione di archeologia sperimentale per la rievocazione storica nata dieci anni fa a Rovigo, che attualmente conta oltre una quarantina di persone distribuite in Veneto, Lombardia, Friuli, Emilia Romagna e in piccola parte a Roma. Il gruppo polesano è confluito nel “contubernio” padovano, che attualmente conta una quindicina di persone.
«Il contubernium», spiega Fabio, «rappresenta l’unità base dell’esercito romano, formata da quanti condividevano la medesima tenda. Per noi è l’unità base della nostra legione». Il contubernio patavino, guidato dal vessillifero Massimo Roncali, si riunisce almeno una volta al mese, nei fine settimana, per allenarsi, o addestrarsi, con marce e tecniche di combattimento dell’epoca, in vista degli eventi ai quali partecipa in tutta Italia e all’estero, con l’obiettivo di ricostruire la vita del legionario romano.
Eventi selezionati
La “stagione rievocativa” va da marzo a ottobre, con eventi ai quali il gruppo partecipa sempre con cadenza mediamente mensile. Eventi selezionati «per non confondere la ricostruzione con il folclore. Quando partecipiamo ad un evento ci teniamo che la rievocazione storica sia il più filologica possibile». Quando non ci sono manifestazioni, come in questo periodo, i gruppi si ritrovano per gli allenamenti con marce, ricostruzioni di manovre, scherma e corpo a corpo. Vi partecipano studenti, artigiani, professionisti, persone di ogni tipo e di tutte le età unite dalla passione per la storia di Roma. L’associazione si riferisce in particolare al periodo imperiale della dinastia Claudia, attorno al 50 d.C. Storicamente, la Legio VI Ferrata fu fondata da Cesare durante la campagna delle Gallie.
Fonti storiche
«Facciamo riferimento anche al periodo delle guerre puniche», dice Fabio Spagiari, «nel terzo secolo prima di Cristo, e vorremmo introdurre anche il periodo tardo repubblicano, ma dobbiamo ancora perfezionare alcuni aspetti». Il gruppo, per l’abbigliamento e le ricostruzioni storiche, fa riferimento a fonti precise: Cesare, Tacito, Livio e Polibio. «Organizziamo anche incontri nelle scuole elementari, raccontando la storia delle legioni romane e del loro armamento, con slide che mostrano reperti o la loro riproduzione. Bambini e insegnanti li apprezzano tantissimo. Stiamo pensando ad una didattica innovativa da proporre nella zona dell’Arena romana, non lontana dal museo archeologico». —
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