La macelleria musulmana apre alla Stanga tra i mugugni

Inaugurato il nuovo locale (con servizio kebab) in via Ariosto: «Non vediamo il motivo delle diffidenze, siamo venuti qui solo per lavorare»
BARSOTTI - ESTERNO NUOVA MACELLERIA ISLAMICA VIA ARIOSTO
BARSOTTI - ESTERNO NUOVA MACELLERIA ISLAMICA VIA ARIOSTO

PADOVA. La macelleria musulmana di via Ariosto, all’incrocio della Stanga, ha aperto i battenti inaugurando l’attività.I titolari, due giovani marocchini, hanno potuto contare sulla fiducia della proprietaria, una donna italiana che abita vicino al negozio. Meno soddisfatti alcuni “colleghi” del circondario, non proprio convinti che questo genere di attività sia conforme agli spazi occupati. La Stanga ha “pagato” lo scotto, lungo anni, di cattiva integrazione con la presenza di via Anelli. Ancora in tempi recenti una parte del quartiere ha finito per confondere i migranti con gli spacciatori e con i balordi che occupano incessantemente ora la fontana, ora la zona dei semafori, ora via Turazza.

I due neo imprenditori marocchini sono certi di avere le carte in regola per sconfessare questo pregiudizio: «Siamo lavoratori», ribadiscono, «questo è il nostro progetto e la nostra vita professionale, prima di cominciare abbiamo studiato l’impresa da molti punti di vista. Intanto la presenza del Centro culturale islamico in via Turazza, dunque saremo in grado di offrire un servizio a chi potrebbe averne bisogno. Inoltre, in questa zona manca completamente una macelleria, pertanto potrebbe essere un’attività per tutti e non solo per i musulmani». Dietro il sogno personale un progetto da perfetto business plan che comincia da lontano, esattamente un anno fa, quando in via Turazza, al civico 17, è stato inaugurato un centro culturale per bambini e giovani musulmani. Non proprio una moschea, benché non sia vietato pregare. L’obiettivo dell’associazione Al-Hikmah (La saggezza), che ha acquistato l’immobile di 190 metri prima negozio d’arte, è quello di insegnare ai figli dei migranti la lingua e la cultura islamica.

Oggi questa realtà è cresciuta aprendo le porte della preghiera islamica a numerose famiglie della città. Al venerdì i colori del mondo musulmano in preghiera esplodono nella via, raccogliendo oltre che la supplica ad Allah anche l’occasione per le famiglie di trovarsi insieme. Ugualmente la domenica quando i bambini, anche molto piccoli, frequentano il centro culturale con i genitori. E perché non dare loro anche un servizio commerciale? «Abbiamo pensato di integrare la vendita della carne con un servizio di kebab», aggiungono i titolari, «unendo il pranzo veloce con gli acquisti». L’idea, almeno a parole, sembra funzionare, restano i sospetti da parte di altri commercianti. Sarà il tempo a segnare i punti.

Argomenti:commercio

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova