La malattia degenerativa rischia di bloccarla, ma lei la sfida a passi di danza

Giorgia Chiurato è ballerina fin da quando era piccola, ora gestisce la Flash Dance Academy. Una patologia degenarativa potrebbe fermarla, ma lei non si arrende e combatte anche il virus 
Giorgia Chiurato insegna danza nella sua accademia a Montegrotto
Giorgia Chiurato insegna danza nella sua accademia a Montegrotto

MONTEGROTTO. «Ogni passo, un’opportunità». La ballerina e coreografa professionista Giorgia Chiurato se lo ripete ogni giorno e ha deciso di farlo diventare il motto del video che da ieri gira sui suoi canali social, da Facebook a Instragram.

Un corto di poco più di 8 minuti, dove si racconta e racconta la patologia con la quale convive: una malformazione femoro-rotulea, che le è già costata due interventi, le causa dolori giornalieri, una patologia di carattere degenerativo che la accompagnerà tutta la vita e potrebbe portarla a non ballare più.

Per chi ha conosciuto Giorgia, come insegnate della scuola di danza la Flash Dance Academy, che gestisce con le due sedi a Bassano del Grappa e Montegrotto con il fidanzato Luca Pizzamano, o come ballerina e coreografa protagonista con la sua crew di video e spettacoli, pensare che conviva con un problema fisico così pesante è difficile.

«Ho scelto di raccontare la patologia con la quale convivo ora, in un momento in cui molti che fanno il mio stesso lavoro sono fermi, non possono fare spettacoli o hanno le scuole chiuse. In tanti mi chiamano e mi chiedono cosa si può fare» spiega Giorgia «la mia risposta è semplice: io continuo a ballare, mi reinvento ogni giorno. Preparo lezioni, faccio piccole coreografie e utilizzo i social ed il web per comunicare, semplicemente perché sono una ballerina: amo ballare e nessuno mi può togliere questo dono. Ho la fortuna di poter ballare ovunque anche se la scuola è chiusa, anche se non posso uscire di casa. Certo manca il guadagno, ma tornerà anche quello».

La scuola chiusa, la distanza degli allievi non è facile da superare, ma la ballerina ha scelto di vivere giorno per giorno, le lezioni a distanza, da lunedì è tornata a insegnare all’aperto, grazie all’allentarsi delle restrizioni date dal passaggio alla “zona gialla” del Veneto. Nel video Giorgia racconta il suo primo spettacolo a 3 anni, di quel dono che ha sempre avuto ed è cresciuto con lei, dall’infanzia all’adolescenza, con i pomeriggi passati alla scuola di danza e gli anni in coppia nelle competizioni di ballo latino-americano con Samuel Peron, volto noto anche della tv grazie a Ballando con le stelle.

«Con lui ho ballato in coppia fino ai 16 anni, siamo rimasti grandi amici nonostante abbiamo caratteri molto diversi, io sono troppo sensibile e poco adatta alla carriera televisiva ad esempio, lui è sempre stato portato al piccolo schermo» spiega la ballerina aponense «a 14 anni ho avuto il mio primo grave incidente, dopo una gara la rotula era andata completamente fuori sede. La mia patologia pesava fortemente sulla carriera agonistica, per questo a 16 anni ho scelto di lasciare. Nonostante i medici mi abbiano sempre sconsigliato io ho pensato a come continuare a ballare, a fare quello che amavo, ma in altro modo».

L’insegnamento è stata una prima chiave di svolta, accompagnata dal mettere appunto coreografie e ballarle con la sua crew, il gruppo di ballerini che la segue, in serate e festival. «Questo video è uno sprone a non abbattersi, non mi piace la gente che si piange addosso» continua «due anni fa il mondo mi è crollato nuovamente addosso, quando ho saputo che i futuri interventi potrebbero farmi smettere di ballare per sempre». —



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