La mappa dei writer e i segreti svelati

Una mappa della street art padovana, da nomi lanciati nel firmamento internazionale – come Kenny Random e Alessio B – ad altrettanti artisti che la città ha dimostrato di amare (ricambiata) come un patrimonio da custodire.
Il merito è di Anna Zielo, trentenne, ingegnere (analista degli impatti elettromagnetici), irrequieta e appassionata di graffiti. Dallo scorso dicembre, macchina fotografica in mano, il moroso Ludovico trascinato nell’impresa, ha perlustrato la città a caccia di muri colorati. Ne è nato un blog (www.ilpensieroviaggiatore.it) che è un ricco racconto della città, dal buon mangiare alle sue bellezze in generale; dove trovare consigli utili per viaggiare, andando anche molto lontano, ma low cost. Naturalmente l’iniziativa ha una pagina Facebook e uno straordinario seguito, a riprova che i padovani tengono ai loro writer, con buona pace di chi - ancora – li definisce “imbrattatori”. A sorprendere la stessa protagonista non tanto i like a go go, quanto la partecipazione attiva dei padovani e degli universitari all’inseguimento delle “tele” su muro: duemila visualizzazioni e non meno di 6 minuti per ogni “visita”.
«Grazie all’aiuto di tanti appassionati la mappa si sta allargando oltre i confini cittadini», rivela Anna, «non mi aspettavo tanto seguito, ma ne sono molto contenta».
Come ti è venuta l’idea? «Sono innamorata della street art e la cerco in ogni mio viaggio. Ho cercato le opere dei writer a Londa, a Parigi, ad Amsterdam e ad Oslo, poi mi sono detta che avrei potuto guardare Padova, la mia città d'adozione (qui si è laureata, ma Anna è di Due Carrare) da viaggiatrice, come una capitale europea».
È iniziato così un vero e proprio inseguimento, al freddo, sotto la pioggia, «scoprendo l'anima più vera della città, quella più colorata, più ribelle ma anche più sensibile». Il risultato è a disposizione di tutti: più di cento opere mappate per luogo ed artista meticolosamente. La cartina underground è sempre aperta: per individuare eventuali sviste, aggiunte, suggerimenti.
«Ho partecipato a tutte le cacce di Kenny Random (The Gift, il dono, la caccia al tesoro con in palio le opere originali dell’artista), con affanno e parcheggi improbabili, senza trovare nulla, ma divertendomi tantissimo».
Anche Alessio B nel 2014 aveva fatto qualcosa di simile (Free Arte on the Loose): dieci opere d’arte, anche grandi installazioni a disposizione di chi le trovava. «Premetto che non sono un’esperta d’arte né di street art, sono solo un’amante di questo genere che si è imbarcata in questa avventura utilizzando tutto il tempo e le risorse a sua disposizione, il tutto senza alcun tipo di compenso se non l’interesse di tutti».
L’amore di Anna si vede, si sente e si tocca con mano. Ma quello che sorprende di più è un generale entusiasmo della città. Certo, sopravvive, abbarbicato ad un’idea vecchia di città, il luogo comune che i writer siano vandali e zozzoni, capaci solo di sporcare e insudiciare.
«Come dico sempre», spiega Anna, «Padova ama i suoi writer. Niente a che fare con il caso di Monsier Chat e i suoi gatti sorridenti: ha disegnato in tutto il mondo ed è stato arrestato in Francia, a casa sua.
I padovani, invece, hanno preservato i lavori: famoso in centro il condominio ristrutturato che ha deliberato per salvare il graffito di Kendy Random. O in via Sesta Strada un capannone nemmeno sfiorato dagli imbianchini, sempre per preservare un’opera di Random». In una sintonia perfetta anche gli artisti partecipano: Tony Gallo ha condiviso la mappa di Anna e Random ha rilanciato numerose foto su Instangram.
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